L'ALLEGRO CANTANTE

ITALIA 1938
In seguito alle clausole di un testamento, che li lascia eredi di un vistoso patrimonio se riescono a scoprire la paternità di una bimba, due fratelli - coadiuvati da un loro amico e dalla sua fidanzata - si introducono nel gran mondo per espletare la loro difficile indagine. Dopo peripezie varie essi scoprono che il loro amico - il quale è anche in possesso di non comuni doti canore - è il padre della - bambina. Quando si tratta di incassare l'eredità si constata che essa è andata in fumo in seguito ad un tracollo di borsa. Ma intanto il tenore ha avuto modo di farsi conoscere, frequentando la buona società, e si è assicurato una brillante carriera. La sua fidanzata è felice, sposandolo, di poter assolvere i compiti materni verso la piccola bimba che è stata causa della loro fortuna.
SCHEDA FILM

Regia: Gennaro Righelli

Attori: Lia Rosa, Guelfo Chiarini, Tina Lenzi, Alessandro Antonelli, Ornella Da Vasto, Maria Polese, Walter Grant, Gino Viotti, Guglielmo Sinaz, Cesare Zoppetti, Giorgio De Rege, Guido De Rege, Giovanni Manurita - Il Tenore, Germana Paolieri - Fidanzata Del Tenore, Vandina Guglielmi - La Bambina, Giovanni Barrella, Cristina Olinto, Rubi Dalma, Olivia Fried, Franca Barale, Maria Dominiani, Nicola Maldacea

Soggetto: Camillo Mariani Dell'Anguillara, Edoardo Anton, Riccardo Freda

Sceneggiatura: Gennaro Righelli, Riccardo Freda, Edoardo Anton, Camillo Mariani Dell'Anguillara

Fotografia: Carlo Montuori

Musiche: Cesare A. Bixio

Scenografia: Alfredo Montori, Giorgio Pinzauti

Durata: 77'

Colore: B/N

Genere: ROMANTICO

Produzione: RENATO COGLIATI DEZZA PER LA JUVENTUS FILM

Distribuzione: C.I.N.F.

NOTE
DIRETTORE DI PRODUZIONE: RAFFAELE COLAMONICI.
AIUTO REGISTA: F. W. RATTI.
CRITICA
"(...) Il protagonista di questo film di Righelli è un fortunato mortale che non si lascia battere dalle disavventure della vita (...) ma la vicenda è un po' sgangherata: i diversi pezzettini del mosaico non si uniscono in modo da fare un disegno completo, tuttavia il film è piacevole per l'interpretazione di tutti gli artisti che hanno lavorato con impegno e per la regia di righelli che è oltre modo nitida". (C.E. Oppo, "La Tribuna", n. 10 aprile 1938).