John Wick - Capitolo 2

John Wick: Chapter 2

3/5
Il sicario Keanu Reeves torna e raddoppia: oltre ai proiettili regala anche pugni. Con Scamarcio camorrista e la Gerini femme fatale c’è da divertirsi

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USA 2017
Il leggendario killer John Wick è costretto a tornare in azione da un ex socio che sta tramando per prendere il controllo di un'associazione di misteriosi assassini internazionali. Vincolato da un giuramento di sangue per aiutarlo, John si reca quindi a Roma, dove si troverà a confrontarsi con alcuni dei killer più letali al mondo.
SCHEDA FILM

Regia: Chad Stahelski

Attori: Keanu Reeves - John Wick, Riccardo Scamarcio - Santino D'Antonio, Laurence Fishburne - Bowery King, Common - Cassian, Ruby Rose - Ares, Ian McShane - Winston, John Leguizamo - Aurelio, Claudia Gerini - Gianna, Lance Reddick - Charon, Bridget Moynahan - Helen Wick, Peter Stormare, Peter Serafinowicz, Thomas Sadoski - Jimmy, David Patrick Kelly - Charlie, Tobias Segal - Earl, Nico Toffoli - Brian Blackman, Perry Yung - Dott. Randall, Vadim Kroll - Cheslav, Franco Nero, Luca Mosca - Il sarto

Soggetto: Derek Kolstad

Sceneggiatura: Derek Kolstad

Fotografia: Dan Laustsen

Musiche: Tyler Bates, Joel J. Richard

Montaggio: Evan Schiff

Scenografia: Kevin Kavanaugh

Arredamento: David Schlesinger

Costumi: Luca Mosca

Effetti: Maurizio Corridori, R. Bruce Steinheimer, Kirk Brillon, Paul Linden, SPIN VFX, Iloura, Shade VFX

Altri titoli:

John Wick: Kapitel 2

John Wick. Pacto de sangre

John Wick 2

Durata: 122

Colore: C

Genere: THRILLER

Produzione: THUNDER ROAD PICTURES, 87ELEVEN, LIONSGATE

Distribuzione: EAGLE PICTURES

Data uscita: 2017-03-16

TRAILER
NOTE
- TRA I PRODUTTORI ESECUTIVI FIGURA ANCHE CHAD STAHELSKI.
CRITICA
"(...) una serie infinita di scontri brutali, spartiti tra Roma e New York; più numerosi ancora che nell'altro episodio. Al quale il film resta fedele sia nell'iconografia (gli abiti di Wick, l'hotel Continental ), sia nello stile registico. Antico stuntman, Chad Stahelski non ama le scene d'azione dal montaggio frenetico ormai di regola nell'action-thiller: preferisce le inquadrature lunghe e ben leggibili, dove Keanu Reeves e i suoi nemici si esibiscono in combattimenti coreografici senza bisogno di (troppi) effetti speciali. Un film che può piacere o non piacere; ma che, di certo, onora il proprio 'contratto'." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 16 marzo 2017)

"Come ai tempi del primo capitolo del 2015 tornano le scene d'azione più brutali ed eleganti del cinema action degli ultimi anni. Ma c'è anche parecchia ironia, dialoghi cavallereschi e due citazioni non male da 'Il terzo uomo' di Carol Reed (i sotterranei di Caracalla come le fognature di Vienna dove tramava nell'ombra Orson Welles) e 'La signora di Shanghai' di Welles (i riflessi balistici di John Wick per risolvere l'enigma visivo di una stanza di specchi). Roma è nettamente più sexy qui che non in 'Spectre'. Emozionante duetto tra Laurence Fishburne e Reeves a 18 anni da Matrix. Grande successo e numero tre già in lavorazione." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 16 marzo 2017)

"Piacerà ai fan del primo film. Che troveranno tutti i pregi del capitolo precedente e anche qualcosa di nuovo (magistralmente fotografata Roma si rivela una terrificante 'black city' da far invidia a quelle americane)." (Giorgio Carbone, 'Libero', 16 marzo 2017)

"I cadaveri si accumulano, le armi non tacciono un secondo. Tutto sommato meglio così: servono a coprire gli abominevoli dialoghi." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 16 marzo 2017)

"John Wick è livello successivo (ultimo?) dell'action movie post-moderno post-'Matrix'. Un transgenere che ha nel cinema di Hong Kong della seconda metà degli anni Ottanta e nella sintesi che ne ha operato Joel Silver i suoi punti di riferimento cardinali. Rispetto al primo episodio, essenziale come un teorema, il secondo capitolo rilancia. (...) la sceneggiatura di Derek Kolstadt procede a un minimo di «jamesbondizzazione» di Wick/Keanu Reeves. Se fosse possibile immaginare un ossimoro come «barocco astratto» - una contraddizione in termini - probabilmente 'John Wick - Capitolo 2' potrebbe rientrare nella categoria. Reggendosi sui medesimi principi del capostipite ma ampliandone la mitologia come se essa fosse già condivisa, il film riesce nell'impresa di ridurre il mondo a immagine del suo set. Particolarmente evidente in tutta la parte ambientata a Roma, dove il film riesce nell'impresa di trasformare la capitale in un luogo mentale. (...) E se la componente videoludica è ben evidente nella lunga sparatoria nelle catacombe e nei sotterranei (... ), la reinvenzione del finale de 'La signora di Shanghai' è davvero notevole. Che l'omicidio fosse una delle belle arti, ne era convinto già De Quincey. Ma nemmeno lo scrittore inglese avrebbe forse potuto immaginare una sparatoria in una pinacoteca dove gli schizzi di sangue inevitabilmente evocano Pollock. Con richiami alla mitologia di 'Matrix' (la presenza di Fishburne-Morpheus), una scena madre con la Gerini degna di Tinto Brass e un Franco Nero ineffabile, 'John Wick- Capitolo 2' è un film complesso e gioioso; un vero film «d'autore» - post-autoriale." (Giona A. Nazzaro, 'Il Manifesto', 23 marzo 2017)