Il mercenario

SPAGNA 1968
Per combattere il proprietario della miniera per la quale lavora, Paco assolda il mercenario Kowalski. I due stringono un patto: per duecento dollari al giorno il mercenario aiuterà Paco a fare la rivoluzione. Ai due si unisce una donna: Columba, la quale innamoratasi di Paco, lo mette in guardia contro l'avidità di Kowalski. Molti guai aspettano il trio.
SCHEDA FILM

Regia: Sergio Corbucci

Attori: Franco Nero - Sergei Kowalski, Tony Musante - Paco Roman, Jack Palance - Ricciolo, Giovanna Ralli - Columba, Franco Giacobini - Pepote, Eduardo Fajardo - Alfonso García, Franco Ressel - Il baro, Raf Baldassarre - Mateo, il minatore rivoluzionario, Álvaro de Luna - Ramón, José Canalejas - Sebastian, Ugo Adinolfi

Soggetto: Franco Solinas, Giorgio Arlorio

Sceneggiatura: Luciano Vincenzoni, Sergio Spina, Adriano Bolzoni, Sergio Corbucci

Fotografia: Alejandro Ulloa

Musiche: Ennio Morricone, Bruno Nicolai

Montaggio: Eugenio Alabiso

Scenografia: Piero Filippone

Costumi: Jürgen Henze

Effetti: Celeste Battistelli, Manuel Baquero

Altri titoli:

Salario para matar

A Professional Gun

Revenge of a Gunfighter

The Mercenary

Durata: 103

Colore: C

Genere: AVVENTURA

Specifiche tecniche: 35 MM, TECHNISCOPE, TECHNICOLOR

Produzione: ALBERTO GRIMALDI PER PRODUZIONI EUROPEE ASSOCIATE (PEA), PROFILMS

Distribuzione: P.E.A. - RICORDI VIDEO

CRITICA
"Si tratta di un film avventuroso diretto con mestiere. Discreta l'interpretazione." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 66, 1969)

"Una variazione sul tema della rivoluzione messicana con la rappresentazione del combattente e dell'ispiratore. In questo caso ci troviamo sempre al cospetto del messicano rivoltoso. Film di buon livello." (Teletutto)

"Passabile western avventuroso del poliedrico Sergio Corbucci, navigatore di lungo corso di ogni genere cinematografico, che s'industria per dare un tocco di nobiltà a una storia di ordinaria violenza. Accompagnato dagli enfatici ritocchi di Ennio Morricone, più implacabili delle Colt, l'ingrugnito Franco Nero guadagna un certo credito con in bocca la stupenda voce baritonale di Nando Gazzolo." (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 11 agosto 2001)