IL DIAVOLO E L'ACQUASANTA

ITALIA 1983
Don Gaetano Morelli, parroco di Castelfranco Tiberino, venuto a Roma per un udienza papale, salva dal suicidio un ex-calciatore disperato: Manuel Marangoni. Ora, secondo Manuel, non basta che Don Gaetano gli abbia salvato la vita: lo deve anche mantenere assieme alla sua ragazza. E' così che la strana coppia prende alloggio in canonica, mettendo successivamente in subbuglio il paese e i dintorni con inganni, truffe ed anche un falso miracolo pur di fare soldi. Intanto Don Gaetano, oppresso dall'infatuazione amorosa di Margherita, la sua perpetua, che gli fa trovare ovunque tenere poesie, pensa di porre un rimedio alle diavoleriedi Manuel affidandogli, come allenatore, la locale squadra di calcio. Dopo una lunga serie di avventure, pasticci e fughe, Manuel compare sul campo di gioco durante l'ultima partita decisiva perché la squadra di Castelfranco Tiberino sia promossa in serie C e la guida alla sospirata vittoria.
SCHEDA FILM

Regia: Bruno Corbucci

Attori: Stefano Arquilla, Margherita Fumero - Margherita, Leonardo Cassio, Annabella Schiavone, Giacomo Rizzo - Sindaco, Tomas Milian - Manuel Marangoni, Piero Mazzarella - Don Gaetano Morelli, Luciano Baglioni, Diego Cappuccio, Enzo Andronico, Giorgia Di Santo, Luca Sportelli, Leo Gavero, Savina Gersak - Silvana, Adriana Giuffré, Giulio Massimini, Franco Bracardi, Andrea Aureli

Soggetto: Bruno Corbucci, Mario Amendola

Sceneggiatura: Mario Amendola, Bruno Corbucci

Fotografia: Giorgio Di Battista

Musiche: Guido De Angelis, Maurizio De Angelis

Montaggio: Daniele Alabiso

Durata: 93

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: PANORAMICO

Produzione: CINEMASTER

Distribuzione: TITANUS - CREAZIONI HOME VIDEO

CRITICA
Non riserva alcuna sorpresa, invece, questa ennesima esibizione romanesca di Tomas Milian agli ordini del meno dotato dei due Corbucci. Comicità ruspante? Forse, ma più pertinenza del trogolo che dell'aia. (Francesco Mininni, Magazine italiano tv) Film con situazioni scabrose e grossolane, con le solite parolacce, con scherzi banali che non divertono lo spettatore, anzi lo annoiano. (Segnalazioni Cinematografiche)