Cattiva

ITALIA 1991
La giovane signora Emilia Schmidt, di origine italiana, conduce in Svizzera col marito e un figlioletto Ludwig all'inizio del '900 un'esistenza agiata, in apparenza serena, ma ogni tanto dà qualche inatteso segno di squilibrio. Ricoverata in una lussuosa clinica di Zurigo, viene diagnosticata come schizofrenica a causa del suo comportamento: è presa da improvvise crisi di collera, rifiuta il cibo, si ostina a non parlare. Viene perciò definita "cattiva". Il primario professor Brokner la sottopone senza risultato alle cure tradizionali, opponendosi alle richieste di Gustav, un giovane medico della sua équipe che si offre di curarla con metodi freudiani. Quando finalmente Gustav ottiene di tentare con Emilia la nuova via della psicanalisi, indagando sulla sua parentela, le sue conoscenze e il suo passato, si vede circondato dalla diffidenza e dal biasimo di tutto lo scandalizzato personale della clinica, al punto che il primario ritiene di doverlo trasferire ad altro reparto, ingiungendogli di non entrare più nella camera di Emilia. Gustav, convinto d'essere sulla giusta via, fa in modo d'incontrare la signora al di fuori della camera vietata, sempre spiato e ostacolato dal personale, fino a rischiare il licenziamento. E' quindi costretto a desistere, finchè l'allarmante peggioramento di Emilia non induce il primario a consentire alla nuova terapia, che dà risultati insperati: Emilia si va riprendendo e può lasciare la clinica, non certo completamente guarita, ma sbloccata dalle sue nevrosi e fiduciosa nella promessa di Gustav di continuare a seguirla in avvenire.
SCHEDA FILM

Regia: Carlo Lizzani

Attori: Giuliana De Sio - Emilia Schmidt, Julian Sands - Gustav, Erland Josephson - Prof. Brokner, Milena Vukotic - Annette, Didi Perego - Capo Infermiera, Francesca Ventura - Mitzi, Stefano Lescovelli - Leopold, Massimo Venturiello - Enrico, Flaminia Lizzani - Anna, Luisa Maneri - Marta, Luciano Roffi - Dott. Graziani, Giuseppe Marini - Dott. Baer, Hervé Ducroux - Dott. Lévy, Elena Falgheri - Melania, Giuseppe De Matti - Capo infermiere, Pietro Ghislandi - Un pazzo, Philippe Dormoy - Giardiniere, Eva Vanicek - Madre, Catherine Zago - Nurse, Stefania Cosma - governante, Guido Quintozzi - Cocchiere, Margherita Piantini - Una pazza, Emy Valentino - Un'altra pazza, Arian Nijborg - Il piccolo Ludwig

Soggetto: Furio Scarpelli

Sceneggiatura: Francesca Archibugi, Furio Scarpelli

Fotografia: Daniele Nannuzzi

Musiche: Armando Trovajoli

Montaggio: Franco Fraticelli

Scenografia: Luciano Calosso

Costumi: Enrica Barbano

Altri titoli:

The Wicked

Durata: 95

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: PANORAMICA KODAKCOLOR

Produzione: PIETRO E MARIO BREGNI PER P.A.C.-PRODUZIONI ATLAS CONSORZIATE

Distribuzione: UIP - EDEN VIDEO

NOTE
- DAVID DI DONATELLO 1992 PER MIGLIORE ATTRICE A GIULIANA DE SIO.

- IL DOPPIAGGIO E' DIRETTO DA SILVANO TRANQUILLI. JULIAN SANDS E' DOPPIATO DA LUCA WARD E D ERLAND JOSEPHSON DA VITTORIO DI PRIMA.
CRITICA
"Il film si distingue per mancanza di corrività e di drammatizzazioni stereotipate, per una civile serietà più colta che didattica. Giuliana De Sio affronta con impegno il ruolo molto difficile, mentre Julian Sands e Erland Josephson sembrano piuttosto distratti". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 31 maggio 1991).

"Giuliana De Sio si lascia sapientemente attraversare dagli atteggiamenti più contraddittori, ora con impeti e furie, ora con laceranti depressioni, disegnando con intensità il recupero della salute mentale anche attraversando il sentimento". (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 1 giugno 1991).

"Lizzani è un regista sempre intelligente". (Giovanni Grazzini, 'Il Messaggero', 3 giugno 1991)

"Lizzani ha descritto con puntiglio in "Cattiva", il caso clinico riguardante Emilia". (Francesco Bolzoni,
'Avvenire', 4 giugno 1991).

"Nella buona confezione del film spiccano i personaggi di contorno". (Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera', 8/6/91).

"Il film di Lizzani mantiene una compatta intensità accomunando la visitazione dell'inconscio in un'atmosfera quietamente ovattata, al fatto di vita vissuta e allo scontro di due concezioni della psichiatria. La De Sio è splendida negli impeti e nelle depressioni di Emilia". (Alfio Cantelli, 'Il Giornale').

"Il film lascia abbastanza insoddisfatti". (Valerio Caprara, 'Il Mattino').