Carmen di Trastevere

ITALIA 1962
Carmen, moglie di Vincenzo che sta scontando una condanna per furto, avvia una relazione con Antonio. Quando suo marito viene liberato dal carcere, accetta la situazione e continua a utilizzare la donna per le sue losche imprese. Il tentativo di rapinare un trafficante di droga americano, intrapreso grazie all'opera di seduzione di Carmen, fallisce miseramente e Vincenzo muore in un conflitto a fuoco con i rivali. Carmen intanto conosce Luca, un giovane corridore motociclista. Quando il giovanotto ha un incidente in gara, la ragazza lo soccorre pietosamente. Antonio, non sopportando questo tradimento, uccide Carmen.
SCHEDA FILM

Regia: Carmine Gallone

Attori: Giovanna Ralli - Carmen, Jacques Charrier - Antonio, Lino Ventura - Vincenzo, Fiorenzo Fiorentini - Il chitarrista, Luigi Giuliani - Luca, Dante Di Paolo - Un americano, Renato Terra Caizzi, Anita Durante, Carlo Romano, Giuliano Persico, Ciccio Barbi, Vincenzo Liberti

Soggetto: Prosper Mérimée - racconto, Lucia Drudi Demby, Giuseppe Mangione, Carmine Gallone

Sceneggiatura: Lucia Drudi Demby, Giuseppe Mangione, Carmine Gallone

Fotografia: Carlo Carlini

Musiche: Angelo Francesco Lavagnino

Montaggio: Niccolò Lazzari

Scenografia: Franco Lolli

Arredamento: Franco Lolli

Costumi: Anna Maria Tucci

Seconda unità: Giorgio Ferroni - regia

Altri titoli:

Carmen 63

Durata: 94

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO

Tratto da: ispirato alla "Carmen" di Prosper Mérimée

Produzione: GLOBE INTERNATIONAL FILM, CARMINE GALLONE (ROMA) LES FILMS MARCEAU COCINOR (PARIGI)

Distribuzione: GLOBE INTERNATIONAL FILM

NOTE
- REVISIONE MINISTERO: NOVEMBRE 1998.

- PRESENTATO ALLA 66. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2009) NELLA SEZIONE "QUESTI FANTASMI 2".
CRITICA
"Trasferire all'epoca attuale la drammatica storia della sigaraia di Madrid (...) non è impresa solo di oggi. Non sono bastate dunque le varie edizioni cinematografiche né tantomeno la trasposizione di Bizet per indurre a tralasciare di creare un'ennesima Carmen artificiosa e falsa (...). E allora che dire? Non solo che Carmen c'entra solo di nome, ma che il film è sbagliato e che la donna vi appare come un povero essere umiliato al livello di esca e di merce di scambio". (Anonimo, "Cineforum", 22, 1962).

"Rozzo racconto dialettale, che sfrutta pretestuosamente un titolo illustre e si avvilisce in un dozzinale esercizio di mediocre cinema. Assai modesta è la realizzazione". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 53, 1963).