Arabella

ITALIA 1967
Per salvare dal fisco il patrimonio familiare, Arabella, giovane patrizia romana, si procura il denaro necessario, truffandolo ai danarosi dongiovanni attirati dal suo fascino. Cadono così nella rete: un albergatore di origine russa, al quale Arabella, spacciandosi per amica di Mussolini, promette, dietro lauto compenso, la demolizione di una fastidioso "vespasiano"; un generale dell'esercito britannico, venuto in Italia per preparare la visita del sovrano d'Inghilterra, e che Arabella trascina in una situazione compromettente, dalla quale lo libera facendosi dare un migliaio di sterline; un nobile, preoccupato per il figlio, apparentemente avverso alle donne. Un giorno Arabella incontra, in una sala da gioco, Giorgio il giovane figlio di un custode di museo, che dopo aver trascorso con lei una notte d'amore, sparisce con i soldi di Arabella. La ragazza teme per le sorti del patrimonio familiare: ma il giovane, che le vuol bene, torna, la sposa e si associa a lei in altre imprese truffaldine.
SCHEDA FILM

Regia: Mauro Bolognini

Attori: Virna Lisi - Arabella, James Fox - Giorgio, Margaret Rutherford - Donna Ilaria Ildebranda Maria, Paola Borboni - La duchessa, Giancarlo Giannini - Saverio, Antonio Casagrande - Filiberto, Milena Vukotic - Graziella, Terry-Thomas - Il maitre/Il generale/Il duca, Renato Chiantoni, Giuseppe Addobbati, Consalvo Dell'Arti, Goffredo Alessandrini, Esmeralda Ruspoli, Valentino Macchi, Renato Romano

Soggetto: Giorgio Arlorio, Brunello Rondi

Sceneggiatura: Adriano Baracco

Fotografia: Ennio Guarnieri, Arturo Zavattini - operatore

Musiche: Ennio Morricone

Montaggio: Eraldo Da Roma

Scenografia: Alberto Boccianti

Costumi: Piero Tosi

Effetti: Joseph Nathanson

Aiuto regia: Roberto Malenotti

Altri titoli:

Ragazza del Charleston

Durata: 104

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: PANORAMICA, EASTMANCOLOR

Produzione: MALENO MALENOTTI E LUCIANO PERUGIA PER CRAM FILM

Distribuzione: INTERFILM

CRITICA
"Nei limiti di un semplice 'divertissement' e con alcune cadute di ritmo il film non manca tuttavia di riusciti spunti caricaturali e si avvale di un'interpretazione abbastanza spigliata." ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 64, 1968)