Agadah

2.5/5
Guazzabuglio storico e visivo a metà strada tra il Decamerone e Le mille e una notte: operazione suggestiva ma confusa

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ITALIA 2017
Siamo nel 1815, il conte Potoski sta lavorando al suo romanzo nell'elegante dimora in cui vive. Maggio 1734, Alfonso di van Worden, giovane ufficiale Vallone al servizio di Re Carlo, ha ricevuto l'ordine di raggiungere il suo reggimento a Napoli nel più breve tempo possibile. Nonostante Lopez, suo fedele servitore, cerchi di dissuaderlo dall'attraversare l'altopiano delle Murgie, perché infestato da spettri e demoni inquietanti, si mette ugualmente in cammino. In un intreccio fantastico, tra sogno e realtà, che ricorda il Decamerone e le Mille e una Notte, Alfonso compirà un percorso iniziatico, durante dieci lunghe giornate, tra allucinazioni e magia in caverne misteriose, locande malfamate, amori scabrosi e apparizioni diaboliche. Ambientato all'indomani della Battaglia di Bitonto, che portò il Regno di Napoli sotto il dominio di Carlo di Borbone, il film, in un crescendo epico e maestoso, intreccia, tra sogno e realtà, il destino di due uomini uniti in modo indissolubile attraverso storie tra loro concatenate in una realtà popolata da briganti, zingari, forche, cabalisti e fantasmi. Alfonso non avrà mai certezza se la sua esperienza sia stata reale o solo frutto dell'immaginazione...
SCHEDA FILM

Regia: Alberto Rondalli

Attori: Nahuel Pérez Biscayart - Alfonso Van Worden, Pilar López de Ayala - Rebecca, Jordi Mollà - Potocki/Diego Hervas, Caterina Murino - Principessa M.S., Alessandro Haber - Cornandez, Umberto Orsini - Belial, Alessio Boni - Pietro Di Oria, Valentina Cervi - Ines, Ivan Franek - Thibaud, Marco Foschi - Blas Hervas, Marta Manduca - Emina, Flavio Bucci - Vecchio Moreno, Antonio Buíl - Puejo Trivulzio, Giulia Bertinelli - Zibbidè, Riccardo Bocci - Velasquez, Federica Rosellini - Dariolette

Soggetto: Jan Potocki - romanzo

Sceneggiatura: Alberto Rondalli

Fotografia: Claudio Collepiccolo

Musiche: Alessandro Sironi

Montaggio: Alberto Rondalli

Scenografia: Francesco Bronzi

Costumi: Nicoletta Taranta

Effetti: Mario Zanot, Giuseppe Squillaci, Storyteller, Canecane

Suono: Marco Grillo - fonico di presa diretta, Alessandra Perpignani - montaggio, Marco Saitta - mix

Durata: 126

Colore: C

Genere: DRAMMATICO STORICO

Specifiche tecniche: ARRIFLEX, DCP (1:2.35)

Tratto da: liberamente tratto dal romanzo "Manoscritto trovato a Saragozza" di Jan Potocki (ed. Guanda)

Produzione: PINO RABOLINI PER RA.MO

Distribuzione: RA.MO

Data uscita: 2017-11-16

TRAILER
NOTE
- REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DELLA REGIONE LAZIO FONDO REGIONALE PER IL CINEMA E L'AUDIOVISIVO. REALIZZATO ANCHE GRAZIE ALL'UTILIZZO DEL CREDITO D'IMPOSTA PREVISTO DALLA LEGGE 24.12.2007 N.244. CON LA PARTECIPAZIONE DEL TEATRO TASCABILE DI BERGAMO.

- CANDIDATO AL DAVID DONATELLO 2018 PER:MIGLIORE COSTUMISTA.

- CANDIDATO AL NASTRO D'ARGENTO 2018 PER I MIGLIORI COSTUMI.
CRITICA
"Pezzo unico «Agadah», che significa narrare nel linguaggio cabalistico, perché l'intenzione di partenza - traspone il capostipite letterario del romanticismo nero - si traduce in un film italiano tanto anomalo quanto rigoroso. Il regista lecchese Rondalli non riprende, infatti, pedissequamente il modello sui generis di «Il manoscritto trovato a Saragozza» e conferisce un taglio personale alla nuova trasposizione del celebre romanzo, riproducendone la tipica struttura a scatole cinesi. Denso di allegorie poco ordinarie, il piglio teatrale - un po' alla De Oliveira - apre la strada tra gli strani incontri vissuti in dieci giorni dal capitano Van Worden, ottimamente interpretato da Perez Biscayart (...)." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 17 novembre 2017)

"'Decamerone nero' suddiviso in dieci giornate, una produzione italiana insolitamente coraggiosa che nel complesso rappresenta una scommessa riuscita." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 16 novembre 2017)

"(...) un interessante e assai peculiare adattamento italiano del libro di culto 'Manoscritto trovato a Saragozza' firmato Jan Potocki. Il romanzo, pubblicato nel 1805, fu capace di giocare con vari generi letterari, dal picaresco al racconto del terrore. Il film in costume di Rondalli è realizzato con un'ammirevole energia produttiva (...) al punto da ambientare in un'Italia elegante e misteriosa tutte le storie a incastro di Potocki (...). Una bella danza macabra di fantasmi, cabalisti, banditi, eruditi disperati, donne fameliche ma mostruose con un sottofondo di ironia molto fedele al testo circa la ferrea educazione marziale del simpatico protagonista." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 16 novembre 2016)

"(...) un cineasta appartato, sensibile, fuori norma, non ignaro del maestro De Oliveira, ci accompagna in un suo mondo di cappa e fate che sopravvive, romantico e orrido, nella fede illuminista, e trasforma il brand del romanzo 'decamerone nero' in un sentiero di incontri col mistero in surplace tra sostanza e credenza. Cast di corale centratura, qualche difficoltà di governo sull'enorme mole di spettacolo non convenzionale, ma tra i filmarelli e le gomorrate nostrane è un anello d'oro." ('Nazione-Carlino-Giorno', 16 novembre 2017)

"Ambizioso e a suo modo affascinante mélo in costume (...). Un dramma a mezza via tra 'Decamerone' e 'Don Chisciotte', tratto da un romanzo e girato in gran parte in Puglia e Basilicata. (...) Svariate damigelle si spogliano con voluttà, purtroppo anche un signorotto." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 16 novembre 2017)