Watchmen

- Regia:
- Attori: - Laurie Juspeczyk/Spettro di Seta II, - Jon Osterman/Dr. Manhattan, - Adrian Veidt/Ozymandias, - Walter Kovacs/Rorschach, - Edward Blake/Il Comico, - Dan Dreiberg/Gufo Notturno II, - Sally Jupiter/Spettro di Seta, - Edgar Jacobi/Moloch, - Hollis Mason/Gufo Notturno, - Janey Slater, - Wally Weaver, - John McLaughlin, - Pat Buchanan, - Eleanor Clift, - Dollar Bill
- Soggetto: Alan Moore - (fumetto, non accreditato), Dave Gibbons - (fumetto)
- Sceneggiatura: David Hayter, Alex Tse
- Fotografia: Larry Fong
- Musiche: Tyler Bates
- Montaggio: William Hoy
- Scenografia: Alex McDowell
- Arredamento: Jim Erickson
- Costumi: Michael Wilkinson
- Effetti: Gentle Giant Studios Inc., Intelligent Creatures Inc., Lidar Services, Rainmaker Digital Pictures, Sony Pictures Imageworks Inc.
- Durata: 162'
- Colore: C
- Genere: FANTASCIENZA, THRILLER, FANTASY
- Tratto da: omonima graphic novel di Alan Moore (non accreditato) e Dave Gibbons (ed. DC Comics)
- Produzione: WARNER BROS. PICTURES, PARAMOUNT PICTURES, LEGENDARY PICTURES LAWRENCE GORDON PRODUCTIONS, DC COMICS
- Distribuzione: UNIVERSAL
- Vietato 14
- Data uscita 6 Marzo 2009
TRAILER
RECENSIONE
“Posso cambiare tutto, non la natura umana”, dice Dr. Manhattan prima di andarsene in esilio su Marte. Siamo nel 1985 e una bomba ha appena ucciso milioni di persone. Ma il fine ultimo, la pace, è stato raggiunto. Dietro al disastro nucleare, non i leader delle superpotenze, ma un vigilante con un sogno: ripulire il mondo. Il kolossal diretto da Zack Snyder, (2 ore e 40′ e 150 milioni di dollari di budget) gronda sangue e violenza come l’originale Watchmen, fumetto cult degli anni Ottanta, sceneggiato dal genio di Alan Moore (V for Vendetta, From Hell) e illustrato da Dave Gibbons. La decostruzione del mito del supereroe è l’elemento innovativo della storia che Snyder ripropone fedelmente, la carrellata di personaggi esemplificativa, quasi tutti in bilico tra Bene e Male. Rorschach (Jackie Earle Haley), la Maschera per eccellenza, è più psicopatico che eroico, Il Comico (Jeffrey Dean Morgan), ne ha fatte di cotte e di crude, Ozymandias (Matthew Goode), il cui vero nome è Adrian Veidt, è affetto da megalomania. Il film, come la graphic novel, è ambientato in un universo parallelo, i cui riferimenti sono reali e alterati allo stesso tempo da avvenimenti portati alle estreme conseguenze. E’ il caso del presidente Nixon, che ha cambiato la legge rimanendo in carica per cinque mandati consecutivi, instaurando una forma di dittatura mascherata (le analogie con il presente sono inequivocabili e inquietanti). Mentre scorrono le immagini catastrofiche di una Storia alternativa in cui il Vietnam si è risolto con successo grazie all’intervento di Dr. Manhattan (Billy Crudup nella versione umana), l’unico vero mutante, la colonna sonora passa dalle note selvagge della Cavalcata delle Valchirie a quelle malinconiche di The Times They Are A-changin’ di Bob Dylan. Apocalittico, visionario, fin troppo sofisticato nelle citazioni extratestuali (si passa da Giovenale a Brecht), Watchmen mantiene intatto il fascino brutale del fumetto, con un cast azzeccato e la consapevolezza dell’ineluttabile destino degli esseri umani.
CRITICA
"L'unico fumetto tra i meglio romanzi del secolo secondo 'Time', è un universo nero stipato di idealismo e anarchia, sferragliante 'Sound of Silence', Visione e Forza Visiva. Come sempre, babbo Alan Moore tace e (non) acconsente, ma l'illustratore David Gibbson ha collaborato. Bravi attori non famosi e il regista di '300' per 163 minuti densi e faticosi. Ma ispirati. Adulti. Overture e finale memorabili. Non è il cartoonmanierismo di "Sin City", è tanta/tanta roba, spesso 'Unforgettable'". (Alessio Guzzano, 'City', 6 marzo 2009)
"Godiamo, un po' come in 'Rambo 2', patetico tentativo di psico-rimozione della Sconfitta, mentre lo squadrone della morte viene decimato via via da mostri ancor più orribili. Celada giorni fa ha espresso condivisibili dubbi sul film: in 140' lo spessore ironico e sarcastico del testo non arriva che di striscio, mentre l'humor è troppo involontario, non raddoppia né triplica il godimento. Ci volevano gli Yes men per farne uno stracult." (Roberto Silvestri, 'Il Manifesto', 6 marzo 2009)
"Tratto dalla graphic novel di Alan Moore, il film è fedele sulla carta al fumetto (dov'è la satira politica di Moore?) ma infedele al cinema. Complicato anziché intrigante, troppo lungo, senza attori di nerbo, con troppe slow motion, truculento anziché scioccante, osceno (sesso patinato e pene di Dr Manhattan ridicolmente onnipresente) ma mai-sexy. Calco ottuso di un capolavoro che andava stravolto. Quelli bravi (Gilliam, Greengass) hanno passato la mano. Quello coatto di 300 (Snyder) ci si è buttato. I risultati si vedono." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 6 marzo 2009)
"'Watchmen', tratto dal fumetto americano di Alan Moore e Dave Gibbons del 1986-'87, diretto dal regista di '300' e co-presidente della società di produzione 'Cruel and Unusual Films', brillante, dinamico, affascinante, racconta di un gruppo di ex supereroi mascherati, vigilanti che nel presente nascondono la propria identità ma non resistono al desiderio di essere utili agli altri e solidali tra loro." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 6 marzo 2009)
"Sarà anche per questo prolisso fumetto fantasy tratto dal solito presunto cult graphic novel Moore - Gibbons, smonti il super eroe e ribalti la storia, ma il film di Snyder ('300') non lo dimostra, visionario solo di buio ed effetti speciali. Dice bene 'Hollywood Reporter': lungo, confuso e senza anima." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 6 marzo 2009)