Uomini contro

ITALIA 1970
Nel corso della prima guerra mondiale, i soldati del generale Leone, dopo aver conquistato, lasciando sul terreno tremila caduti, una cima considerata strategicamente indispensabile, ricevono l'ordine di abbandonarla. Poi l'ordine cambia: occorre che la cima venga di nuovo tolta al nemico. Gli austriaci, però, vi si sono saldamente insediati e la difendono accanitamente con due mitragliatrici. Gli inutili assalti, nemmeno protetti dall'artiglieria, si susseguono provocando ogni volta una strage tra gli attaccanti. Stanchi di essere mandati al massacro da un generale tanto incompetente, quanto stupidamente esaltato, una parte dei soldati inscena una protesta: il generale Leone ordina, come risposta, di punirli con la decimazione. Costretti ad uccidere o ad essere uccisi da uomini come loro, vittime dello stesso mostruoso ingranaggio, i soldati italiani, in gran parte ex contadini, rivolgono la loro fiducia a quei pochi ufficiali - come i tenenti Ottolenghi e Sassu - che giudicano quella e tutte le guerre come inutili stragi. Ma il primo muore, nel tentativo di impedire il massacro dei suoi uomini, mentre Sassu viene condannato alla fucilazione per essersi opposto a un ordine iniquo di un suo superiore.
SCHEDA FILM

Regia: Francesco Rosi

Attori: Mark Frechette - Sottotenente Sassu, Alain Cuny - Gen. Leone, Gian Maria Volonté - Ten. Ottolenghi, Giampiero Albertini - Cap. Abbati, Pier Paolo Capponi - Ten. Santini, Franco Graziosi - Maggiore Ruggero Malchiodi, Mario Feliciani - Colonnello Medico, Alberto Mastino - Soldato Marrasi, Brunetto Del Vita - Colonnello Stringari, Nino Vingelli - Il napoletano ferito, Daria Nicolodi - Crocerossina, Luigi Pignatelli - Tenente Avellini, Francesco D'Adda - Ufficiale Medico, Gianni Pulone, Franca Sciutto, Antonio Pavan, Maurizio Mastino, Spartaco Conversi, Emilio Bonucci, Francesco Acampora, Mario Pischiutta

Soggetto: Emilio Lussu - romanzo

Sceneggiatura: Francesco Rosi, Raffaele La Capria, Tonino Guerra

Fotografia: Pasqualino De Santis, Mario Cimini - operatore

Musiche: Piero Piccioni

Montaggio: Ruggero Mastroianni

Scenografia: Andrea Crisanti

Arredamento: Ezio Di Monte

Costumi: Gabriella Pescucci, Franco Carretti

Effetti: Zdravko Smojver

Altri titoli:

Many Wars Ago

Bataillon der Verlorenen

Ljudi protiv

Les hommes contre

Durata: 101

Colore: C

Genere: DRAMMATICO GUERRA

Specifiche tecniche: PANORAMICA TECHNICOLOR, 35 MM.

Tratto da: romanzo "Un anno sull'altopiano" di Emilio Lussu (Ed. Einaudi)

Produzione: FRANCESCO ROSI E LUCIANO PERUGIA PER PRIMA CINEMATOGRAFICA (ROMA), DUBRAVA FILM (ZAGABRIA)

Distribuzione: EURO INTERNATIONAL FILM

NOTE
- CONSULENTE MILITARE: NINO FERRERO.

- IL FILM E' STATO PRESENTATO ALLA XXXI MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA (1970).
CRITICA
"Applicatosi a un racconto di natura rapsodica, nel quale i vari episodi sono intercalati da scene di battaglia che ripetono spesso i canoni del buon cinema di guerra, Rosi ha momenti severi e asciutti ma non sempre fonde le due anime del film con una fantasia figurativa pari alla crudezza della sua polemica (...). In questi limiti, e avanzata qualche riserva su alcune suggestioni oratorie cui Rosi, aiutato dalla musica di Piccioni, non vuol sottrarsi, il film ripiega con la prestanza spettacolare, soprattutto con la concitazione di molte scene di massa, una certa inerzia lirica." (Giovanni Grazzini, 'Corriere della Sera', 1° settembre 1970)

"Veemente dramma antimilitarista tratto da 'Un anno sull'altipiano' di Emilio Lussu, in cui il compagno Francesco Rosi, che l'ha sceneggiato con Tonino Guerra e Raffaele La Capria, sputtana il mito della grande guerra. Al massacro, sibila, furono spediti i poveracci, mentre la borghesia se ne stava beatamente in poltrona. Ovvero, benvenuti nel regno della demagogia". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 8 aprile 2003)