Transformers

Spettacolare e divertente il blockbuster di Michael Bay. Che in Megan Fox trova l'arma più seducente e pericolosa

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USA 2007
Il pianeta Cybertron è abitato da una particolare generazione di robot trasformisti divisi in due fazioni: gli Autobots, guidati dal buono e saggio Optimus Prime, e i Decepticons, comandati dal malvagio Megatron . Ogni Transformer ha la capacità di tramutarsi in un diverso tipo di meccanismo - dai mezzi di trasporto alle armi - che lo contraddistingue dagli altri. A causa della carenza di carburante su Cybertron, entrambi i gruppi partono alla ricerca di un pianeta in cui reperire i materiali atti alla creazione dei cubi di Energon, la loro fonte di energia. Dopo un'attenta perlustrazione dello spazio, la scelta cade sulla Terra, ricca di elementi minerali e chimici. Giunti sul nostro pianeta, i Transformers si mescolano agli abitanti tramutandosi nei più comuni automezzi, velivoli o imbarcazioni, ma ben presto tra Autobots e Decepticons si scatena una guerra per il controllo del pianeta...
SCHEDA FILM

Regia: Michael Bay

Attori: Shia LaBeouf - Sam Witwicky, Megan Fox - Mikaela, Josh Duhamel - Capitano Lennox, Rachael Taylor - Maggie, Tyrese Gibson - Sergente Epps, Jon Voight - Keller, Anthony Anderson - Glen, John Turturro - Agente Simmons, Michael O'Neill - Banachek, Chris Ellis - Ammiraglio Brigham, Jerald Garner - Maggiore Slesinger, Samantha Smith - Sarah Lennox, Zack Ward - Donnelly, Carlos Moreno Jr. - Manny, Bernie Mac - Bobby Bolivia, William Morgan Sheppard - Capitano Witwicky, Travis Van Winkle - Trent

Soggetto: Alex Kurtzman, Roberto Orci, John Rogers

Sceneggiatura: Alex Kurtzman, Roberto Orci

Fotografia: Mitchell Amundsen

Musiche: Steve Jablonsky

Montaggio: Tom Muldoon, Todd E. Miller, Glen Scantlebury, Paul Rubell

Scenografia: Jeff Mann, Nigel Phelps

Arredamento: Larry Dias, Rosemary Brandenburg

Costumi: Deborah Lynn Scott

Effetti: John Frazier, Wayne Toth, Scott Farrar, Shari Hanson, CLM Studios, Gentle Giant Studios Inc., Industrial Light & Magic (ILM), Digital Domain

Altri titoli:

Prime Directive

Transformers: The Movie 2

The Transformers

Durata: 135

Colore: C

Genere: AVVENTURA AZIONE FANTASCIENZA

Specifiche tecniche: 35 MM (1:2.35)

Tratto da: basato sui "Transformers" Action Figures della Hasbro

Produzione: PRIME DIRECTIVE, PARAMOUNT PICTURES, ANGRY FILMS, DI BONAVENTURA PICTURES, DREAMWORKS SKG, HASBRO INC., KURTZMAN/ORCI, PLATINUM DUNES, THINKFILM

Distribuzione: UNIVERSAL

Data uscita: 2007-06-28

TRAILER
NOTE
- CANDIDATO ALL'OSCAR 2008 PER: MIGLIOR SOUND EDITING (ETHAN VAN DER RYN E MIKE HOPKINS), SOUND MIXING (KEVIN O'CONNELL, GREG P. RUSSELL E PETER J. DEVLIN), EFFETTI VISIVI (SCOTT FARRAR, SCOTT BENZA, RUSSELL EARL E JOHN FRAZIER).
CRITICA
"Michael Bay non è mai stato un gran regista. I suoi film sono più ('The Rock', 'Armageddon - Giudizio finale') o meno riusciti per merito di sceneggiatura e cast. Di suo il regista sembra mettere soprattutto la capacità di guidare set sempre più complessi e non sprecare (si suppone) i dispendiosi effetti speciali di cui sono sempre più infarciti i blockbuster che sforna Hollywood. La riprova delle sue non proprio eccelse qualità registiche ci viene dallo scontro finale tra buoni e cattivi in 'Transformers': troppo lungo (una bella mezz' ora) e troppo confuso. Ma per le quasi due ore precedenti - il film dura 143 minuti - lo spirito da giocattolone bambinesco con cui il film è stato costruito rende la visione scorrevole e a tratti anche divertente. Niente di trascendentale, per carità! Ma la tendenza a trasformare i film per un pubblico più o meno adolescenziale in centoni capaci di accontentare tutti i tipi di spettatori sembra aver cancellato quello spirito scanzonato e sanamente ingenuo che sono all' origine della sintonia tra schermo e platea. In 'Transformers', invece, non ci sono eccessive strizzatine d'occhio, metaletture più o meno arzigogolate, voglia di riscatto intellettuale. C'è soprattutto la voglia di raccontare una storia e lo sforzo di crederci il più possibile, cercando di rendere plausibile qualche cosa che per sua natura non lo è ma che la fantasia fanciullesca dei ragazzi sembra capace di creare: che automobili, radio, carri armati e aerei possano trasformarsi in robot buoni e in robot cattivi. Quanto sia stato importante il ruolo e il peso di Spielberg non è facile da verificare, ma la scena degli autobot che si nascondo in giardino, combinando ogni tipo di danni, ricorda (alla lontana) la grazia di certe trovate di 'E.T.'. E i giovani che danno lezioni agli adulti se non sono farina del sacco di Spielberg certamente vengono dai suoi film anni Ottanta. Certo, l'immagine tutta positiva dei soldati sopravvissuti alla strage in Qatar è il frutto tipico degli anni Bush ma il dissacrante ritratto che Turturro offre dell'agente Simmons ci fa capire che anche su questo fronte qualche cosa sta cambiando a Hollywood." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 29 giugno 2007)

"Bay, come sempre coatto e fracassone, qui ci mette anche cuore e abilità e la supervisione di Spielberg porta a una perfezione tecnica (basti pensare alle trasformazioni, spettacolari) strabiliante. Ottima la scelta di protagonisti e comprimari: il nuovo divetto Shia Le Boeuf è un esilarante eroe nerd, goffo e divertente, in lui leggiamo sempre paura e impotenza. Megan Fox, di cui sentiremo parlare, oltre ad essere splendida è dinamica e con un gran carattere. John Turturro, federale ottuso, e Jon Voight, improbabile (?) segretario della Difesa, sono esilaranti. Proprio loro sono il segno di un cambiamento di rotta: il Sistema, i militari (se si escludono i soldati semplici e proletari) sono bastardi, bugiardi e anche deficienti. E se cominciano a dirlo le major..." (Boris Sollazzo, 'Liberazione', 29 giugno 2007)

"La prima parte di 'Trasformers' è un fritto misto abbastanza digeribile di fantascienza apocalittica e 'teenage movie'. Nella seconda, qualsiasi traccia narrativa si dà alla latitanza e gli effetti speciali invadono lo schermo picchiandosi di santa ragione, in una bagarre fracassona che sembra non debba finire mai. E che rischia di mettere a dura prova anche lo spettatore più nostalgico." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 29 giugno 2007)

"Dopo che in 'Boogie Nights' (1997) ci si sparava in bocca per annunciare l'arrivo degli anni '80, assistiamo oggi al ritorno di icone degli eighties: il mito di Chuck Norris sul web, il successo di 'Notte prima degli esami', Rocky Balboa, le tartarughe ninja e gli imminenti Arsenio Lupin, John McClane di 'Die Hard', 'Rambo' e 'Indiana Jones'. In pieno clima revisionista ritroviamo anche i Transformers, giocattoli di culto del 1984 poi diventati un cartone flop nel 1986 per poi oggi trasformarsi in un blockbuster da 150 milioni di dollari potente e divertente prodotto da Steven Spielberg e diretto da Michael Bay. (...) Botte da orbi tra robot con noi umani sotto a guardare. Effetti digitali strepitosi ma anche azione che si sente e si tocca. Shia LaBeouf è il nuovo Tom Hanks. Adorabile. Sarà il figlio di Indiana Jones. Il cineasta coatto con la faccia da surfista Bay ('The Rock', 'Armageddon', 'Pearl Harbour') scopre ironia e cuore grazie a Spielberg. E' nata una saga." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 29 giugno 2007)

"Il ritmo conferito a 'Transformers' dall'ottimo artigiano Michael Bay ('The Rock', 'Pearl Harbor') è poderoso e incalzante, un séguito di scene madri montate alla grande in cui l'autoironia si fonde con l'azione pura e gli effetti speciali non soffocano per una volta la suspense. Per i fans della Hollywood anni Ottanta, inoltre, sarà consolante gustare come tante madeleine proustiane i generosi rimandi a titoli-culto come 'E.T.', 'Christine la macchina infernale' o 'Terminator'; anche se la tipica contrapposizione tra i Transformers - con la bontà che assume le forme di auto sportive, autotreni o ambulanze e la cattiveria quelle di carri armati, camionette o caccia-bombardieri - sembra più intonata, purtroppo, alle angosce dei tempi nostri. Proprio come d'attualità risulta l'unico difetto del film, quella controproducente tendenza alla lungaggine e alla ridondanza che caratterizza il novanta per cento dei blockbuster e in questo caso rischia di rovinare il divertimento con una mezz'ora finale molestamente infarcita di botte da orbi e assortiti fracassi." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 30 giugno 2007)