Streghe verso nord
ITALIA - 2001
In un mondo parallelo al nostro le cose e le persone hanno poteri soprannaturali. Le streghe esistono, sono belle e attraenti e cercano di fare il loro "lavoro" al meglio. Gallio e il più giovane Teo sono disinnescatori di streghe che neutralizzano portandole verso nord dopo averle tramortite con una testata. Teo è innamorato di sua cognata, avvocato divorzista in carriera, che è una strega "suprema" infiltrata nella sua famiglia proprio per renderlo inoffensivo. Gallio insegnerà a Teo come resisterle e uscire vincitore.
- Regia:
- Attori: - Teo, - Lucilla, - Gallio, - Depardieu, - Paolo, - Selvaggia, - Segretaria di Gallio, - Baffone, - Saro
- Soggetto: Giovanni Veronesi
- Sceneggiatura: Giovanni Veronesi
- Fotografia: Tani Canevari
- Montaggio: Alessio Doglione
- Scenografia: Luca Merlini
- Costumi: Giorgia Alemanni Celant
- Durata: 100'
- Colore: C
- Genere: COMMEDIA
- Produzione: CECCHI GORI GROUP
- Distribuzione: CECCHI GORI
- Data uscita 16 Novembre 2001
CRITICA
"Un'allegra combriccola per una mesta cerimonia. Un comico televisivo al cinema. Il solito. Un altro. Mammucari Teo, felicemente aggregato e star di punta delle 'Iene', è uno dei 'disinnescatori' di streghe, facile ma non banale contaminazione tra i ghostbuster delle presenze demoniache e i 'men in black' degli extraterrestri. L'idea è imbarazzante: ognuno di noi ha una strega che lo occupa, lo segue, lo consiglia. (...) Provate voi a dare un senso, una ragione a tutto questo. E continuate a seguire Mammucari in tv. Scrive e dirige Giovanni Veronesi, e non sappiamo proprio dire se dovrebbe soltanto scrivere o soltanto dirigere". (Silvio Danese, 'Il Giorno', 7 dicembre 2001)
"Fin dai primi film, Veronesi ha dato prova di un'inclinazione al soprannaturale che però resta di pura superficie. Nella cornice di una Roma fotografata realisticamente da Toni Canevari, i personaggi di 'Streghe verso nord' sono quelli tipici di una svagata commediola sentimentale. Doppiato con accento meridionale, il disinnescatore Sorvino somiglia troppo al produttore di serie B che finge di essere. Benché simpatico, il televisivo Mammucari non è abbastanza attore da risultare davvero intrigante o decisamente comico. La Seigner si ripete nel ruolo congeniale di bella malefica, però quando dietro la macchina da presa non c'è suo marito Polanski è tutta un'altra cosa". (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 18 novembre 2001)
"Fin dai primi film, Veronesi ha dato prova di un'inclinazione al soprannaturale che però resta di pura superficie. Nella cornice di una Roma fotografata realisticamente da Toni Canevari, i personaggi di 'Streghe verso nord' sono quelli tipici di una svagata commediola sentimentale. Doppiato con accento meridionale, il disinnescatore Sorvino somiglia troppo al produttore di serie B che finge di essere. Benché simpatico, il televisivo Mammucari non è abbastanza attore da risultare davvero intrigante o decisamente comico. La Seigner si ripete nel ruolo congeniale di bella malefica, però quando dietro la macchina da presa non c'è suo marito Polanski è tutta un'altra cosa". (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 18 novembre 2001)