SQUILLO

ITALIA 1996
La radio dà l'annuncio della caduta del muro di Berlino. Anche per gli abitanti dell'est europeo si apre la possibilità di andare all'estero per tentare di cambiare la propria vita. Eva, giovane polacca, parte per Milano e da là scrive di frequente alla famiglia per tranquillizzarla. Dopo sette anni, la sorella minore di Eva, Maria, arriva a Milano per una visita a sorpresa. Eva è ormai una ragazza bella e elegante, vive in un lussuoso appartamento e, alla legittima domanda di Maria su cosa faccia per avere questo tenore di vita, risponde di lavorare come interprete per importanti uomini d'affari. Le due sorelle stanno brindando, quando arriva una telefonata e Eva esce per un improvviso appuntamento. Maria si addormenta davanti al televisore e la mattina dopo si accorge che la sorella non è tornata. Recatasi al Palace Hotel, luogo dell'appuntamento, Maria viene informata che proprio là la sera prima c'è stata un'importante convention della multinazionale Neotech: in una vetrina dell'hotel, una fotografia ritrae Eva insieme ad una ragazza sullo sfondo dello striscione della Neotech. Con questa fotografia, Maria va alla polizia. Dopo un breve colloquio, l'ispettore Toni capisce subito la situazione e informa Maria che il mestiere di Eva non è quello dell'interprete ma della "squillo", per cui bisogna solo avere pazienza ed aspettare il ritorno. Maria però non si rassegna facilmente ed, essendo in possesso del telefonino dimenticato da Eva, si finge la sorella, risponde alle chiamate dei clienti, va agli appuntamenti con loro per cercare di avere notizie della sorella. Si espone così a rischi molto forti, di fronte ai quali l'ispettore non può restare indifferente: pur allontanato dal servizio, decide di proseguire le indagini insieme alla ragazza, accompagnandola agli incontri e intervenendo nelle situazioni critiche. Passando grossi rischi, i due scoprono che Eva è stata assassinata. Insistono allora nel gioco pericoloso di contattare gli sconosciuti e, dopo scambi di persona e inseguimenti, il responsabile dell'omicidio viene smascherato: è uno degli alti funzionari della Neotech. Maria, rimasta sola, torna nella grande casa della sorella. Il telefonino suona. Maria lo guarda e non sa se rispondere.
SCHEDA FILM

Regia: Carlo Vanzina

Attori: Raz Degan - Toni, Jennifer Driver - Maria, Bianca Koedam - Eva, Paul Freeman - Marco, Antonio Ballerio - Fabio, Pia Klover - Barbara, Luigi Montini - Simone, Caterina Rebracca - Rita, Yanai Degan - Salvatore, Alessandra Chiti - Sonia

Soggetto: Carlo Vanzina, Enrico Vanzina, Franco Ferrini

Sceneggiatura: Franco Ferrini, Enrico Vanzina, Carlo Vanzina

Fotografia: Luigi Kuveiller

Musiche: Pino Donaggio

Montaggio: Sergio Montanari

Scenografia: Tonino Zera

Costumi: Nicoletta Ercole

Durata: 90

Colore: C

Genere: GIALLO

Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI

Produzione: GIOVANNI DI CLEMENTE PER CLEMI

Distribuzione: MEDUSA - MEDUSA VIDEO

Data uscita: 1996-10-25

NOTE
REVISIONE MINISTERO OTTOBRE 1996
CRITICA
Ai fratelli Carlo e Enrico Vanzina si addice soprattutto la commedia (non a caso figli di Steno). Quando ci provano con i gialli (in questi ultimi vent'anni è accaduto loro più d'una volta) stentano invece a convincere, pur ostentando sempre una certa eleganza: di modi, di schemi. (Il Tempo, Gian Luigi Rondi, 4/11/96) Quando i Vanzina fanno i detective son tipi assai cinefili. E in Squillo ricorrono a Dario Argento e Brian De Palma, rispettivamente evocati per le ambientazioni plastiche e per la poetica dei "doppi" (o per la musica di Pino Donaggio). Le locations della Milano da mandar già sono ammiccanti, lussuose: il museo preistorico (dove "citano" la famosa sequenza di Angie Dickinson al "Moma" in Vestito per uccidere), l'hotel Principe di Savoia, la suite presidenziale. (Il Messaggero, Fabio Bo, 28/10/96)