SCHIAVI DI NEW YORK

SLAVES OF NEW YORK

USA 1989
Nel Duemila, a New York, una città fatiscente e degradata da cumuli di immondizia accatastati per le strade e con le case ridotte a topaie (nessuno esercita più umili mestieri), vive la giovane Eleonor, impacciata correttrice di bozze presso un giornale ed eccentrica creatrice di strampalati cappellini. Convivente di Stash, un pittore nevrotico, Eleonor ha modo di frequentare un camaleontico assortimento di personaggi stravaganti fra cui i pittori Marley e Sherman; lo scrittore Michel Sike; il mercante d'arte Victor Okrent; il bizzarro Ruche, organizzatore di estrose sfilate di moda. Assistendo ad un continuo "gioco delle parti" fra coppie perennemente instabili, che si uniscono senza passioni e si sciolgono senza traumi, Eleonor si stupisce delle gelosie di Stash e ne subisce le nevrosi ma lo abbandona quando ha le prove che le preferisce Daria, convivente di Sherman ed occasionale amante di Marley. Dopo un pittoresco party per festeggiare il successo ottenuto con i suoi cappellini, delusa degli invitati, accetta una frenetica corsa in moto nella notte.
SCHEDA FILM

Regia: James Ivory

Attori: Bernadette Peters - Eleonor, Adam Coleman Howard - Stash, Jsu Garcia - Marley, Chris Sarandon - Victor Okrent, Mary Beth Hurt - Ginger Booth, John Harkins - Chuck Dade Dolger, Jennifer Lee - Polly, Steve Buscemi - Wilfredo, Stanley Tucci - Darryl, Anthony LaPaglia - Henry, Charles McCaughan - Sherman, Madeleine Potter - Daria, Mercedes Ruehl - Samantha

Sceneggiatura: Tama Janowitz

Fotografia: Tony Pierce-Roberts

Musiche: Richard Robbins

Montaggio: Katherine Wenning

Scenografia: David Gropman

Durata: 128

Colore: C

Genere: GROTTESCO

Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI

Tratto da: TRATTO DAI RACCONTI DI TAMA JANOWITZ

Produzione: ISMAIL MERCHANT, GARY HENDLER

Distribuzione: COLUMBIA TRI STAR FILMS ITALIA (1989) - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO

NOTE
CRITICA
Il film è veramente insolito, con trovate formali eccezionali e ricco di spunti intelligenti, ma di un disprezzo, di un humor nero, di un nikilismo disperato da cui non si salva nulla e nessuno. (Segnalazioni Cinematografiche)