James IvoryJames Frances Ivory

BERKELEY, California (USA), 7 giugno, 1928

Regista. Cresce a Klamath Falls in Oregon dove il padre, di origine irlandese, possiede una segheria. Deciso a intraprendere la carriera cinematografica come art director, si iscrive all'Università dell'Oregon e si laurea in architettura. Dopo un breve periodo passato in Francia per studiare la lingua, torna negli Stati Uniti e si iscrive al dipartimento di Cinema e Tv della University of Southern California. Durante la guerra di Korea presta servizio in Germania con gli Army Special Services e organizza gli spettacoli per le truppe americane. Il primo film da lui scritto, diretto e prodotto è "Venice: Themes and Variations" (1957), un documentario di 28 minuti realizzato dopo un viaggio a Venezia. Il bel rapporto con l'India è invece alla base del secondo film, "The sword and the flute" (1959), pellicola che ottiene ottime critiche. Durante la proiezione del film a New York, il regista incontra Ismail Merchant, un giovane indiano con cui fonda nel 1961 una casa di produzione, la Merchant-Ivory Productions. Ai due si unisce anche la scrittrice tedesca Ruth Prawer Jhabvala e insieme cominciano a realizzare una serie di film, molti dei quali ambientati in India e imperniati sul confronto fra civiltà diverse - "Il capofamiglia" (1963), "Shakespeare Wallah" (1965, presentato al festival di Berlino) - o tratti da romanzi di scrittori inglesi come Henry James e E.M. Foster - "Gli Europei" (1979), "I Bostoniani" (1984), "Camera con vista" (1985, 8 candidature all'Oscar di cui tre vinti), "Maurice" (1987, Leone d'argento a Venezia), "Casa Howard" (1992, nove candidature all'Oscar e tre statuette vinte) - oppure storie semplicemente americane - "Schiavi di New York" (1988), "Mr & Mrs Bridges" (1990). Nel 2000 è la volta del drammatico "The golden bowl".