La terra
- Regia:
- Attori: - Luigi Di Santo, - Mario Di Santo, - Aldo Di Santo, - Michele Di Santo, - Laura, - Angela, - Tonino, - Benedetta, - Tania, - Loredana, - Ugo
- Soggetto: Sergio Rubini, Filippo Ascione
- Sceneggiatura: Angelo Pasquini, Carla Cavalluzzi, Sergio Rubini
- Fotografia: Fabio Cianchetti
- Musiche: Pino Donaggio
- Montaggio: Giogiò Franchini
- Scenografia: Luca Gobbi
- Costumi: Patrizia Chericoni, Florence Emir
- Durata: 112'
- Colore: C
- Genere: COMMEDIA, DRAMMATICO
- Produzione: DOMENICO PROCACCI PER FANDANGO IN COLLABOARZIONE CON MEDUSA FILM E SKY
- Distribuzione: MEDUSA
- Data uscita 24 Febbraio 2006
RECENSIONE
La parola terra ha un sapore antico che rimanda alle origini. E’ sinonimo di possedimento per il protagonista Luigi Di Santo, Fabrizio Bentivoglio, e per il regista Sergio Rubini che vi appartiene (la Puglia) sia per nascita che per lingua. Il primo se ne è allontanato fisicamente, è l’unico di quattro fratelli, che si è trasferito a Milano dove insegna, a causa di un pessimo rapporto con il padre; il secondo lo fa metaforicamente oggettivandola in un film. Ma la terra, come la famiglia, a volte unisce, altre divide: è su questo binomio di attrazione-repulsione che si muovono regista e personaggio, l’uomo e l’attore in una storia che a un certo punto si tinge di giallo, anzi di nero. Luigi e i suoi fratelli sono d’accordo nel vendere la magnifica masseria di famiglia, si oppone il fratellastro Aldo, anche lui legittimo erede. Per convincerlo, Luigi torna al paese natale. Vecchie ferite e rancori mai sopiti riemergono più vivi che mai, con tanto di omicidio di cui ognuno incolpa l’altro. Tocca proprio a Luigi, che è diventato estraneo alla terra, a farsi carico della proprietà e della famiglia, a diventarne elemento centripeto. Si sente la mano del regista in questa storia del sud, di passioni meridionali. Un ottimo Rubini che, al suo ottavo film, dirige un bel coro di attori (bravo Fabrizio Bentivoglio) e si ritaglia un ruolo sgradevole, ai limiti del grottesco.
NOTE
- 7 CANDIDATURE AL DAVID DI DONATELLO 2006: MIGLIOR FILM, REGIA, SCENEGGIATURA, ATTORE PROTAGONISTA (FABRIZIO BENTIVOGLIO), ATTORE NON PROTAGONISTA (SERGIO RUBINI), FOTOGRAFIA, PREMIO FILM COMMISSION TORINO PIEMONTE (PREMIO DEI CRITICI).
- CANDIDATO AI NASTRI D'ARGENTO 2007 PER: MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA (SERGIO RUBINI), FOTOGRAFIA E SCENOGRAFIA.
CRITICA
"'La Terra' di Sergio Rubini è madre e matrigna in pari misura. Il regista torna ai suoi scenari pugliesi (suggestivi) ma con un disegno più spettacolare. Mette in scena un plot con delitto e colpevole da scoprire. Bentivoglio, che dopo il precedente film con Rubini 'L'amore ritorna', incarna ancora le fantasie autobiografiche dell'autore. (...) E' chiaro che la rivisitazione delle origini e del passato da parte di Bentivoglio-Rubini è anche un viaggio interiore. Se nel film precedente questo patrimonio interveniva, attraverso il personaggio di Rubini in quel caso salvifico (era un medico) a riscattare il protagonista da una crisi di smarrimento, qui presenta tutti i conti sospesi, è un punto di vista anagrafico, costringe il protagonista a farsi carico della memoria e delle responsabilità sgradite. Lo costringe a non essere più lo stesso di prima, o forse ad essere completamente se stesso assumendo come propria anche la parte che aveva rifiutato. Un racconto appassionato e colorito, spesso molto caricato: in senso melodrammatico, in senso grottesco, anche in senso comico." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 24 febbraio 2006)
" 'Se Rocco con i suoi fratelli' non fosse venuto al Nord gli sarebbe successo quello che Rubini immagina per la sua feroce famiglia pugliese impiegata a tempo pieno in rancori e vendette a causa della terra. Karamazov del profondo Sud in un film che trasmigra con intelligenza dalla commedia al melò (ma la musica di Donaggio perseguita la storia!) con la sensibilità e l'amore critico per le radici di un autore attore che dirige i bravissimi Bentivoglio, Solfrizzi, Briguglia e Venturiello, un match multiplo di odio e amore." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 3 marzo 2006)