La guerra dei mondi

War of the Worlds

Catastrofica e sanguinaria trasposizione del romanzo di H.G. Wells. Firmata da uno Spielberg in gran forma

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USA 2005
I marziani hanno deciso di invadere la Terra perché il loro pianeta è diventato invivibile e la razza umana è costretta ad affrontare una dura guerra per la sopravvivenza. Anche Ray Ferrier, ormai da tempo separato dalla sua famiglia, si trova coinvolto nella battaglia per difendere a tutti i costi i suoi figli dai violenti attacchi degli extra-terrestri...
SCHEDA FILM

Regia: Steven Spielberg

Attori: Tom Cruise - Ray Ferrier, Justin Chatwin - Robbie, Dakota Fanning - Rachel, Tim Robbins - Ogilvy, Miranda Otto - Mary Ann Ferrier, Rick Gonzalez - Vincent, Yul Vázquez - Julio, Lenny Venito - Manny, il meccanico, Ann Robinson - La nonna, Gene Barry - Il nonno, Lisa Ann Walter - Barista, David Alan Basche - Tim, Roz Abrams - Se stessa, Camillia Sanes - Giornalista, Marlon Young - Cameraman, Miguel Antonio Ferrer - Vicino brasiliano, January LaVoy - Moglie del vicino brasiliano, Stephen Gevedon - Vicino, Rafael Sardina - Assistente del meccanico, Christopher Evan Welch - Fotografo, John Scurti - Capitano della nave, Mariann Mayberry - Madre, Ty Simpkins - Bambino di tre anni, Tommy Guiffre - Guardia Nazionale, Daniel Franzese - Guardia Nazionale, Amy Hohn - Donna in preda al panico, Benny Ciaramello - Sergente Maggiore Morales, Columbus Short - Sergente Maggiore Witherspoon, Lauri Johnson - Anziana, Takayo Fischer - Anziana, Shanna Collins - Teenager, Johnny Kastl - Soldato

Soggetto: H.G. Wells - romanzo

Sceneggiatura: David Koepp, Josh Friedman

Fotografia: Janusz Kaminski

Musiche: John Williams

Montaggio: Michael Kahn

Scenografia: Rick Carter

Arredamento: Anne Kuljian

Costumi: Joanna Johnston

Effetti: Pablo Helman, Dennis Muren, Randy Dutra, Daniel Sudick, Gentle Giant Studios Inc., Halon Entertainment, Pacific Title, Stan Winston Studio, Industrial Light & Magic (ILM)

Suono: Andy Nelson, Anna Behlmer, Ron Judkins, Richard King (II) - montaggio

Altri titoli:

Out of the Night

Party in Fresno

Durata: 103

Colore: C

Genere: THRILLER AZIONE FANTASCIENZA

Specifiche tecniche: PANAVISION PANAFLEX MILLENNIUM XL, 35 MM (1:1.85)

Tratto da: romanzo omonimo di H.G. Wells

Produzione: PARAMOUNT PICTURES, DREAMWORKS SKG, CRUISE/WAGNER PRODUCTIONS, AMBLIN ENTERTAINMENT

Distribuzione: UIP - BLU-RAY: UNIVERSAL PICTURES HOME ENTERTAINMENT (2012), BLU-RAY IN 4K ULTRA HD - UNIVERSAL PICTURES HOME ENTERTAINMENT (2020).

Data uscita: 2005-06-29

TRAILER
NOTE
- NOMINATION OSCAR 2006: MIGLIORI EFFETTI SPECIALI, MIGLIOR SUONO E MIGLIOR MONTAGGIO SONORO.

- NELLA VERSIONE ORIGINALE LA VOCE NARRANTE E' DI MORGAN FREEMAN.
CRITICA
"Dal classico romanzo 1898 di H.G. Wells, un gran film con Tom Cruise e la bambina Dakota Fanning molto bravi. (...) Diverte, fatto benissimo con molte allusioni al presente dell'America spaventata e bellicista, al passato dei film di fantascienza dei Cinquanta, specchi della guerra fredda." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 1 luglio 2005)

"Oltreché un'efficace macchina da spettacolo, il film con cui Steven Spielberg ha invaso l'estate cinematografica mondiale è un saggio su quanto il tempo cambi le cose. Rispetto all'edizione cult del romanzo di H.G. Wells diretta nel 1953 da Byron Haskin, è cambiata - ovviamente - la qualità degli effetti speciali, che ora esaltano la verosimiglianza della fantasticheria paranoide a livelli stratosferici. Ma questo è il meno. Sul piano sociologico, cambia l'assortimento dei personaggi: al posto dell'uomo e della ragazza, un padre e due figli: proiezione dell'ossessione epocale per il mutamento dei rapporti familiari. Cambia, fino a ribaltarsi, l'immaginario di Steven prima popolato di teneri E.T. con cui avere incontri ravvicinati, ora di visitor repellenti e distruttivi. Analogo discorso per i terrestri: se quelli del giovane Spielberg erano fiduciosi e solidali nella 'Guerra dei mondi' ce li ritroviamo massa imbarbarita, vile ed egoista. Chissà che è passato, nel frattempo, per la testa del regista? E poi: è davvero il caso di fare gli esegeti di fronte a un film volutamente semplice, che ha per fine l'emozione come i pop-corn movie del sabato? Un film che si può legittimamente guardare proiettandoci dentro le paure del momento, ma che in fondo è soprattutto un gran teatro della regressione, cui abbandonarsi per lasciarsi spaventare dai mostri delle fiabe. E farsi salvare da papà." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 1 luglio 2005)