Il mio domani

3/5
Cronaca di una disaffezione per Marina Spada. In Concorso, con l'eredità di Antonioni e un epilogo contraddittorio

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ITALIA 2011
Monica, una donna di 45 anni con una vita piuttosto normale ed equilibrata, alla morte del padre - un uomo ossessivamente religioso - che coinciderà anche con la fine della sua relazione con un uomo sposato, si troverà obbligata a mettere in discussione tutto quello che ha costruito fino ad oggi e a fare i conti con il suo passato per cercare la sua identità.
SCHEDA FILM

Regia: Marina Spada

Attori: Claudia Gerini - Monica, Raffaele Pisu - Padre di Monica, Claudia Coli - Simona, Paolo Pierobon - Vittorio, Lino Guanciale - Lorenzo, Enrico Bosco - Roberto

Soggetto: Marina Spada, Daniele Maggioni, Maria Grazia Perria

Sceneggiatura: Marina Spada, Daniele Maggioni, Maria Grazia Perria

Fotografia: Sabina Bologna, Giorgio Carella

Musiche: Paolo Fresu, Bebo Ferra

Montaggio: Carlotta Cristiani

Scenografia: Alessio Baskakis

Costumi: Sabrina Beretta

Suono: Paolo Benvenuti (II) - presa diretta

Altri titoli:

Metafisica per le scimmie

My Tomorrow

Durata: 88

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM

Produzione: FRANCESCO PAMPHILI PER FILM KAIRÒS, IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA

Distribuzione: IRIS FILM

Data uscita: 2011-11-04

TRAILER
NOTE
- LE RIPRESE SI SONO SVOLTE TRA L'ITALIA (MILANO E PROVINCIA DI PAVIA) E LA GRECIA E HANNO AVUTO UNA DURATA DI 7 SETTIMANE.

- FILM RICONOSCIUTO DI INTERESSE CULTURALE REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DEL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI-DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA E CON IL SOSTEGNO DELLA REGIONE LOMBARDIA.

- IN CONCORSO ALLA VI EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA (2011).

- CLAUDIA GERINI E' STATA CANDIDATA AL DAVID DI DONATELLO 2012 COME MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA.

- CLAUDIA GERINI E' STATA CANDIDATA AL NASTRO D'ARGENTO 2012 COME MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA (ANCHE PER "COM'È BELLO FAR L'AMORE" DI FAUSTO BRIZZI).
CRITICA
"Un film che ha come titolo 'Il mio domani' dovrebbe, indipendentemente dal risultato, essere premiato per audacia e utopia. Se poi il film in questione riesce a sorprendere il presente chiedendogli di più, allora il guado è attraversato. (...) Parla di vuoti e pieni, di cambiamento e futuro. La sua griglia teorica è solida e avvincente. È solo la realtà a non corrispondere. A sua insaputa quelle sue stesse lezioni servono a preparare i manager al taglio del personale. Cambiamento, futuro, vuoto, pieno. Mentre buona parte dei registi Italiani quarantenni guardano al passato (anni Settanta e Ottanta) per cercare una ragione del presente. (...) La sinfonia di una città fotografata con grande precisione da Sabina Bologna e Giorgio Carena e suonata con colonna jazz da l'eccezionale coppia rappresentata da Paolo Fresu e Bebo Ferra, potente e sottile." (Dario Zonta, 'L'Unità', 4 novembre 2011)