I QUATTRO INESORABILI

ITALIA 1965
Sam, un ranger, dimostrando l'innocenza di Rex, un individuo sul cui capo pende una taglia di cinquecento dollari, riesce a togliere il premio per la cattura dello stesso a quattro bounty killer che dietro la "rispettabile" attività celano loschi maneggi in combutta con il vice sceriffo della zona. Costoro per vendicarsi di Sam e per impadronirsi del denaro di un facoltoso allevatore uccidono quest'ultimo facendo ricadere la colpa sul ranger, che viene arrestato. Fuggito dal carcere, il ranger viene inseguito dai quattro bounty killer poiché su di lui pende una taglia di duemila dollari offerta dalla vedova dell'allevatore. Dopo alterne vicende tre bounty killer rimangono uccisi e Sam, catturato, subisce un processo che termina con la sua condanna all'impiccagione. Ma il ranger, aiutato da un giovane amico, è ormai riuscito a scoprire tutta la verità sulla colpevolezza del bounty killer superstite e per dimostrarla induce lo sceriffo a mettere in scena una finta impiccagione. Credendosi ormai al sicuro, il bounty killer abbandona ogni misura di prudenza e viene quindi smascherato.
SCHEDA FILM

Regia: Primo Zeglio

Attori: Adam West - Sam Garrett, Claudio Undari - Alan, Paola Barbara - Elisa Therry, Raf Baldassarre, Renato Rossini, Chris Huerta, Luis Induni, José Jaspe, Elisa Mainardi, Dina Loy, John Bartha, Roberto Camardiel, Robert Johnson Jr.

Soggetto: Primo Zeglio

Sceneggiatura: Marcello Fondato, Federico De Urrutia, Manuel Sebares De Caso, Primo Zeglio

Fotografia: Miguel Fernández Mila

Musiche: Marcello Giombini

Montaggio: Daniele Alabiso

Scenografia: Saverio D'Eugenio

Costumi: Giulia Mafai

Altri titoli:

LOS CUATROS IMPLACABLES

THE RELENTLESS FOUR

Durata: 95

Colore: C

Genere: WESTERN

Specifiche tecniche: TOTALSCOPE, EASTMANCOLOR, 35 MM

Produzione: P.E.A. (ROMA), AITOR FILM (MADRID)

Distribuzione: P.E.A. (REGIONALE)

NOTE
- CLAUDIO UNDARI E' ACCREDITATO COME ROBERT HUNDAR, RENATO ROSSINI COME RED ROSS, PAOLA BARBARA COME PAULINE BAARDS.
CRITICA
"[...] E' un film pieno di movimento, realizzato da Primo Zeglio con qualche ingenuità, ma anche con un simpatico piglio avventuroso in cui tutti gli elementi tradizionali del western fanno capolino. Ciò che manca, come sempre, è quell'alone eroico che, negli originali modelli americani, trasforma l'avventura in epopea. Non male l'uso del totalscope e del colore [...]". (V. Bassoli, "L'Avvenire d'Italia", 27/2/1966)