DOPPIO SEGRETO

ITALIA 1999
SCHEDA FILM

Regia: Marcello Cesena

Attori: Roberto Alighieri - Gunther, Lucia Guzzardi - Claire, Francesca De Rose - Elsa, Emanuela Macchniz - Roberta, Antonio Catania - Ispettore Antoine Dary, Andréa Ferréol - Monica, François Montagut - Jean-Pierre, Carlo Alighiero - Avv. Gibout, Gea Lionello - Chantal, Bruno Wolkowitch - Sandro, Luigi Diberti - Julien Martois, Myria Selva - Renee, Paolo De Giorgio - Marcel, Anna Galiena - Caterina E Maria Manara, Dario D'Ambrosi - Franz

Fotografia: Régis Blondeau

Musiche: Paolo Silvestri

Montaggio: Marcello Cesena, Erika Manoni

Scenografia: Luigi Marchione

Durata: 180

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: MEDIASET REALIZZATA DA ROSARIO RINALDO PER PEQUOD.

NOTE
- MINISERIE DI 2 PUNTATE DA 90' - CANALE 5

- REVISIONE DELLA SCENEGGIATURA: DARIO PIANA, BIANCA MARIA VAGLIO
CRITICA
In una sorta di gioco dell'oca, in cui il lancio dei dadi decide il passaggio a caselle - o situazioni - già previste in anticipo, in Doppio segreto, il regista e gli sceneggiatori hanno diligentemente raccolto, nelle figure del tabellone, tutte le citazioni possibili del giallo, del noir, del thriller: per confezionare quello che una volta si definiva sceneggiato televisivo, e che veniva farcito di brividi e spaventi pur con qualche bonomia. Qui la bonomia è sostituita dall'ironia, con la quale gli autori, nascondendosi dietro il commissario Antoine, prendono le distanze dal coinvolgimento e, adoperando le figurine - cioè le citazioni - per far capire che in fondo è tutto uno scherzo. Mentre si incrociano delitti e tentativi di omicidio, minacce e aggressioni, disgrazie e apparizioni, premonizioni e incubi, ben inzeppati in un montaggi a intarsi, lo spettatore disincantato può giocare a immaginare gli ovvii sviluppi della storia, pur rimanendo astratto e a scovare citazioni a manciate nei luoghi, nei gesti, negli sfondi e negli accadimenti. Tutto un po' eccessivo: e questo, mescolato al déjà vu, è in fondo confortante perché chiaramente implausibile, e trasforma al noir in una evasione tutto sommato divertente. (Mirella Poggialini, "Avvenire", 21.01.1999)