Cosmonauta

- Regia:
- Attori: - Rosalba, - Armando, - Luciana, - Arturo, - Marisa, - Leonardo
- Sceneggiatura: Teresa Ciabatti, Susanna Nicchiarelli
- Fotografia: Gherardo Gossi
- Musiche: Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo , Max Casacci
- Montaggio: Stefano Cravero
- Scenografia: Alessandro Vannucci
- Costumi: Francesca Casciello
- Suono: Maricetta Lombardo
- Durata: 85'
- Colore: C
- Genere: DRAMMATICO
- Specifiche tecniche: 35 MM
- Produzione: DOMENICO PROCACCI PER FANDANGO IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA
- Distribuzione: FANDANGO
- Data uscita 11 Settembre 2009
RECENSIONE
1957: mentre la cagnetta Laika va in orbita con i sovietici, la piccola Luciana scappa dalla Prima Comunione: “Io là non ci torno, perché sono comunista!”.
E’ l’educazione politico-sentimentale del(la) giovane militante il cuore dell’esordio di Susanna Nicchiarelli, Cosmonauta, targato Fandango e vincitore del Controcampo veneziano. “Un’epoca finita: svanite quelle passioni politiche, scomparsa la nazione che contendeva il primato agli Usa, dimenticati i nomi di quei primi cosmonauti”, commenta la “figlioccia” di Moretti, che si è affidata a volti noti (il patrigno fascista Sergio Rubini e la mamma succube Claudia Pandolfi, entrambi convincenti) ed esordienti assoluti, quale l’indomita protagonista Miriam Raschillà.
Sulle “musiche d’epoca” di Max Casacci e Gatto Ciliegia, l’impegno proletario, il sessismo dei compagni e… una spaziale nostalgia per un esordio senza infamia e con qualche lode, che rischia di farsi prendere le immagini dalla stessa tristezza del periodo storico che rievoca. Altro che balle, qui spaziali sono i chiaroscuri (del sol) dell’avvenire…
Nota a margine: la proiezione al Lido è preceduta dal corto d’animazione della stessa Nicchiarelli Sputnik 5, sulla prima missione spaziale sovietica con protagonisti cani, topi e insetti vari.
NOTE
- SUSANNA NICCHIARELLI E' STATA CANDIDATA AL DAVID DI DONATELLO E AL NASTRO D'ARGENTO (2010) COME MIGLIOR REGISTA ESORDIENTE.
- CLAUDIA PANDOLFI E' STATA CANDIDATA AL NASTRO D'ARGENTO 2010 COME MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA.
CRITICA
"In 'Cosmonauta', primo lungometraggio di Susanna Nicchiarelli, la vicenda è un poco fragile e slegata: ma sono importanti la sensibilità sentimentale, la capacità di ricreazione complessa di un tempo, l'abilità nella scelta della protagonista Miriana Raschillà. E anche nella scelta delle canzoni, per niente banale: 'Cuore matto' di Little Tony acquista un senso anche politico con la sua invocazione struggente: 'Dimmi la verità. La verità/ perché la verità/tu non l'hai detta mai'." (Lietta Tornabuoni, 'L'Espresso', 4 settembre 2009)
"Esordio di una 34enne con humour fanciullesco e dottorato in filosofia alla Normale di Pisa, applaudito con calore anche dalla severa sala stampa, 'Cosmonauta' di Susanna Nicchiarelli è il primo caso della Mostra. Rinforzato da un corto a passo uno (figurine di plastilina tipo 'Wallace & Gromit') che è una pura delizia: (...) 'Cosmonauta' sorprende per lo humour, la libertà di tono, la leggerezza perfino eccessiva con cui fa del PCI epico anni 50-60 la tela di fondo per l'educazione sentimentale di una piccola ribelle del Trullo. Nella prima scena la vediamo togliersi l'abito della comunione e scappare dalla chiesa (la madre, Claudia Pandolfi: 'Perché mi fai questo? - Perché sono comunista!'). Poi Luciana cresce, sempre venerando la memoria del babbo militante, la mamma si risposa con un uomo di destra (Sergio Rubini), il fratello "ciccione" e fanatico di Gagarin si scopre epilettico, i compagni della sezione le rubano le idee ma a pomiciare portano borghesucce più sveglie. Il tutto sorretto da immagini di repertorio della dimenticata epopea spaziale sovietica che si fa metafora di purezza e illusioni giovanili. Anche se fra cover di canzoni d'epoca firmate Subsonica e assalti alla sede dei "traditori" del Psi per sfogare privati rancori, la Nicchiarelli qua e là bamboleggia un po' troppo per dare vera profondità alla sua Luciana (l'intonatissima Miriana Raschillà) e ai suoi problemi di 'reputazione', che invece personali non erano affatto." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 06 settembre 2009)
"Epoca di utopie e rigorose sezioni comuniste nonostante le delusioni che, inevitabilmente, la politica regalerà, 'Cosmonauta' è anche storia intima, privata, supportata dal piglio comico di una ragazzina spregiudicata, decisa e bonariamente impulsiva alle prese con i turbamenti ideali e sentimentali della crescita." (Davide Turrini, 'Liberazione', 06 settembre 2009)
"Abbastanza fedele nella ricostruzione di un'epoca, 'Cosmonauta' non è naturalmente un film storico: non ne ha le pretese né il fine." (Stelio Solinas, 'Il Giornale', 06 settembre 2009)
"Buffo, colorato, assai furbo, con la protagonista Miriana Raschillà ben calata nella femminilità inconsapevole dell'epoca. Si esce contenti, senza neppure un graffio." (Piera Detassis, 'Panorama', 17 settembre 2009)