Alla rivoluzione sulla due cavalli

ITALIA 2001
Marco, un ragazzo italiano di 25 anni e un suo amico portoghese, Victor, partono da Parigi all'alba del 25 aprile 1974 su una Due Cavalli gialla. Nella notte a Lisbona ha avuto termine la più lunga dittatura del continente e loro due vogliono partecipare ad un evento storico. Ma perché l'esperienza sia completa deve partire con loro anche Claire, l'ex ragazza di Victor loro compagna di studi a Parigi. Lei si prenderà una breve vacanza dai suoi compiti di moglie e madre di un bambino piccolo per ricostituire, almeno per qualche giorno, un terzetto affiatato che ha già vissuto avventure indimenticabili. Il lungo viaggio su un'auto mitica, attraverso mille difficoltà, sarà anche un viaggio dentro se stessi alla ricerca di quanto dà valore alla vita e che è bello condividere con qualcuno. L'arrivo a Lisbona e l'incontro con la libertà che da ideale si trasforma in realtà li farà definitivamente entrare nella vita adulta.
SCHEDA FILM

Regia: Maurizio Sciarra

Attori: Adriano Giannini - Marco, Gwenaëlle Simon - Claire, Andoni Gracía - Victor, Francisco Rabal - Zio Henrique, Georges Moustaki - Il Poeta, Óscar Ladoire - Conte Agaruez

Soggetto: Marco Ferrari

Sceneggiatura: Marco Ferrari, Maurizio Sciarra, Enzo Monteleone

Fotografia: Arnaldo Catinari

Musiche: Lele Marchitelli

Montaggio: Claudio Cormio

Scenografia: Giada Calabria

Costumi: Andrea Viotti

Durata: 95

Colore: C

Genere: POLITICO COMMEDIA

Tratto da: Romanzo di Marco Ferrari

Produzione: ROSSANA SEREGNI E MONICA VENTURINI PER SINTRA, RAI CINEMA, PANTER FILM

Distribuzione: LANTIA

Data uscita: 2001-10-12

NOTE
- AL 54° FESTIVAL DI LOCARNO 2001 HA VINTO IL PARDO D'ORO COME MIGLIOR FILM E IL PARDO DI BRONZO COME MIGLIOR ATTORE AD ANDONI GRACIA.

- E' STATO L'ULTIMO FILM DI FRANCISCO RABAL MORTO IL 29 AGOSTO 2001 A 75 ANNI.

- CANDIDATO AI NASTRI D'ARGENTO 2002 PER LA MIGLIORE MUSICA (LELE MARCHITELLI)
CRITICA
"La storia si dipana lungo un classico itinerario on-the-road, inteso come percorso di crescita dei protagonisti (...) Risolto in chiave di commedia, compiaciuto dell'aspetto rétro (auto, musica, abbigliamento d'epoca), il film di Sciarra è 'carino', ma nel senso che si rimproverava al nostro cinema qualche stagione fa e che speravamo, francamente superato". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 12 agosto 2001).

"Su un fondo musicale che assembla Eric Clapton e l'Internazionale, Sciarra evidenzia il miscuglio di fermenti utopistici, senso ludico e irresponsabilità caratteristici di una generazione che non voleva crescere. Ed è significativo che i protagonisti giungano a Lisbona a cose fatte, in tempo per unirsi a un corteo che si rivela composto non già di rivoluzionari, bensì di tifosi del Benfica". (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 12 ottobre 2001)

"Incrociati questi tre miti (la Rivoluzione dei garofani, la 2 Cv, l'amicizia e, in subordine, l'amore) e otterrete 'Alla rivoluzione sulla due Cavalli', la commedia esistenziale di Maurizio Sciarra che ha vinto fra le polemiche a Locarno. Perché le polemiche? Troppo leggero l'on the road alla Salvatores, con l'italiano, la francese e il portoghese, legati a doppio filo agli affetti, che partono per Lisbona sulla 2 Cv? Troppo svagato il tono, troppo irrealistici i dettagli, ovvia la colonna sonora d'epoca, indulgente lo sguardo sull'epoca e sui personaggi? Ebbene sì. Ma il finale ironico-calcistico è un bel momento. E Patty Bravo che canta 'La Bambola' in spagnolo è una curiosa madeleine". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 12 ottobre 2001)

"'Alla rivoluzione sulla Due cavalli' di Maurizio Sciarra (..) vincitore del Pardo d'Oro a Locarno, è un film più comportamentale che politico, più autoindulgente che rigoroso, carino, interpretato anche dal figlio di Giancarlo Giannini, Adriano". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 12 ottobre 2001)