Weynard di Emilia Hart recupera il termine shakespeariano per indicare l’arte bizzarra: tre donne per tre momenti storici in un romanzo affascinante, per esplorare il rapporto tra il femminile e il mondo naturale
Nel romanzo di Tiffany McDaniel, baciato da quel languore esistenziale e artistico che potremmo definire “stranezza”, coesistono visioni stranianti con un’incandescente crudezza
Eleonora Caruso racconta una generazione che non è nata digitale e ha creduto, per poco ma non per pochissimo, che internet fosse il fuoco rubato da Prometeo. E mostra le piccole miserie e i tentativi goffi di esistere e di resistere, nonostante tutto
Con Fisica della malinconia, Giorgi Gospodinov, il più importante scrittore bulgaro vivente, fa una summa dei suoi temi: il passato, l’infanzia, gli oggetti che sprigionano memoria, la possibilità – dolorosa ed entusiasmante insieme – di vivere altre vite
Mentre aspettiamo che, prima o poi, Jamaica Kincaid vinca il Nobel, immaginiamo il viso complesso di un’attrice che possa portare il segno di una simile storia
La crudezza pervasiva di Mi chiamo Lucy Barton merita di vivere sul grande schermo: un racconto di naufragi con una protagonista che fa la scrittrice e sa di dover essere spietata
La vita quotidiana e la società degli anni Cinquanta attraverso lo sguardo di un personaggio dall’esistenza forzatamente quieta e dai desideri sopiti ma non taciuti: la scrittura come emancipazione