Totò cerca casa

ITALIA 1949
Beniamino Lovacchio è affamato e senza un soldo. Rimasto senza casa in seguito alla guerra, trova rifugio, momentaneamente, in un'aula scolastica. Poi, prende possesso dell'appartamento riservato al custode del cimitero; ma la paura fa novanta e decide di tornare alla scuola. Qui, però, dopo varie avventure, viene cacciato. Quando dopo verie peripezie, lui e i suoi familiari possono prendere possesso di un lussuoso appartamento, scoprono che un imbroglione lo ha affittato contemporaneamente a vari inquilini.
SCHEDA FILM

Regia: Steno , Mario Monicelli

Attori: Totò - Beniamino Lomacchio, avventizio anagrafico, Alda Mangini - Amalia Lomacchio, Lia Amanda - Aida Lomacchio, Mario Gattari - Otello Lomacchio, Aroldo Tieri - Checchino, fidanzato di Aida, Giacomo Furia - Pasquale Saluto, il signore apprensivo, Luigi Pavese - Il capufficio, Enzo Biliotti - Il sindaco, Cesare Polacco - Il vice custode del cimitero, Alfredo Ragusa - Il bidello, Marisa Merlini - La patronessa, Folco Lulli - Il turco, Flavio Forin - Il vedovone, Liana Del Balzo - La contessa, Pietro De Vico - Il cinese, Mario Riva - Il proprietario dell'agenzia, Mario Castellani - L'imbroglione, Lilo Weibel - La turca, Claudio Melini, Attilio Torelli, Eugenio Galadini, Luigi A. Garrone, Nino Marchetti, Gino Scotti, Ina La Jana, Mario Molfesi

Soggetto: M. Moscariello - commedia

Sceneggiatura: Vittorio Metz, Marcello Marchesi, Mario Monicelli, Steno , Sandro Continenza

Fotografia: Giuseppe Caracciolo

Musiche: Carlo Rustichelli

Montaggio: Otello Colangeli

Scenografia: Carlo Egidi

Costumi: Anna Maria Fea

Durata: 82

Colore: B/N

Genere: COMICO

Tratto da: commedia "Il custode" di M. Moscariello

Produzione: CARLO PONTI PER ATA (ARTISTI TECNICI ASSOCIATI)

Distribuzione: TITANUS - ARTISTI TECNICI ASSOCIATI- REGIONALE - GENERAL VIDEO, ABI VIDEO, FONIT CETRA VIDEO, SWAN VIDEO, CENTER VIDEO, AVO FILM, SAN PAOLO AUDIOVISIVI, GRUPPO EDITORIALE BRAMANTE

CRITICA
"Il lavoro comprende numerosi motivi comici, che Totò sfrutta con abilità; ma si tratta, in complesso, d'un lavoro scadente." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 27, 1949)

"Non tutto è di buona lega nel film. Una minore facilità di invenzione, una più avvertita scelta di ingredienti, un gusto maggiore del particolare, avrebbero giovato all'insieme". (Ennio Contini, "Il Messaggero di Roma", 15 dicembre 1949).