Babak Karimi

Noto anche come: Babak Karim

Attore e montatore di origine iraniana. Figlio d'arte, suo padre è il regista e attore Nasrat Karimi e sua madre l'attrice Alam Danai. Nel 1971, all'età di dieci anni esordisce davanti alla macchina da presa, in quello che è considerato il primo film neorealista iraniano: "Doroshkechi" (noto anche come "Il cocchiere"). Nello stesso anno si trasferisce in Italia dove in seguito si specializza in montaggio e ripresa, curando successivamente numerosi documentari e reportage realizzati tra l'Italia e l'estero. Nel 1991, grazie alla collaborazione con la pittrice Mahshid Mussavi, riesce a portare in Italia il primo film iraniano distribuito nelle sale commerciali: "Bashú - Il piccolo straniero" di Bahram Beyzai. Negli anni a seguire cura i dialoghi italiani dei film di Abbas Kiarostami, Moshen Makhmalbaf, Jafar Panahi, Abolfazl Jalili, Ashgar Farhadi e collabora come consulente in vari festival e rassegne. Dal 2004 al 2011 è consulente della biennale di Venezia per il cinema iraniano. È stato docente di montaggio presso il Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma e L'Accademia dell'immagine di L'aquila. Nella sua carriera è stato anche attore in noti film: "Una Separazione" (2011) di Farhadi, "Caos Calmo" (2007) di Antonello Grimaldi, "Tickets" (2005) di Kiarostami, "Last Minute Marocco" (2007) di Francesco Falaschi e "Gli Indesiderabili" (2003) di Pasquale Scimeca.