Dalla clandestinità alla Palma d’Oro 2025, il maestro iraniano scolpisce la memoria collettiva trasformando ogni fotogramma in gesto politico e carne viva dell’immagine
Premi a Mendonça Filho, Trier, Schilinski e Laxe per un palmarès che intreccia gesto politico e ricerca formale, consacra nuove voci e lascia fuori Loznitsa.