Ridere è un tratto caratteristico degli esseri umani: così come l’ironia e l’umorismo sono qualità interessanti e peculiari dell’intelligenza delle persone. Se c’è una cosa davvero buona che hanno fatto i Social Media è stata quella di dare “voce” agli stand-up comedian di tutto il mondo, fino ad oggi “intermediati” dalla attenta selezione operata dai canali televisivi, da trasmissioni di talent come l’italiana Zelig, alla costante ricerca di artisti e comici nuovi e dalla visione “originale”.

Il potere, in particolare, di TikTok è quello di esporci a forme di ironia e di satira nuove, all’insegna – soprattutto – di un “girl power” senza età in cui vediamo alternarsi sui palchi di tutto il pianeta artiste diversissime tra loro che ci restituiscono oltre a tante risate, elementi e tracce delle loro culture tradotte, appositamente per noi, dall’intelligenza artificiale di questi Social Media.

Un elemento interessante che propone una fotografia imperfetta, ma realistica, di una nuova femminilità che prendendosi gioco di situazioni e momenti che tutti conosciamo o crediamo di conoscere, ci fanno capire tante cose del nostro presente che, altrimenti, rischierebbero di andare perdute nelle loro sfumature più assurde e paradossali: società, sesso, politica, amori, bellezza, moda, figli, mariti, nonni…

Nelle righe che state per leggere, quindi, vi proponiamo un breve viaggio intorno al mondo della commedia live, dove, ovviamente le lacune saranno maggiori delle proposte e che eppure vi offriamo come un piccolo percorso casuale e necessariamente impreciso alla scoperta di nuovi modi di ridere all’insegna della presa in giro della propria cultura, delle proprie scelte e – perfino – del peso delle proprie tradizioni.

Come nel caso di Sindhu Vee e del suo celebre monologo Indian vs Western Parenting Technique che racconta il confronto di un’indiana che vive in America, sposata con un marito danese e alla “prova” del sistema scolastico statunitense e della sua, ai suoi occhi sorprendente, tolleranza nei confronti dei ragazzi.

Filmato da uno special della BBC, questo pezzo di spettacolo è diventato virale, mostrando una comicità cui fa eco Pinky Patel, un’altra comica che prende in giro i luoghi comuni tra la cultura nord-americana e quella indiana, alle prese con una femminilità nuova e tutt’altro che “provocante”.

Da notare anche l’ironia corrosiva di Anisha Ramakrishna, nativa di Miami che racconta, invece, il confronto con il marito, anche lui indiano, ma nato a Dallas, Texas. Non mancano donne concentrate sulla femminilità e sul confronto tra i sessi in maniera originale e decisamente nuova: Hannah Berner racconta in maniera brillante i pensieri sottostanti ai suoi incontri sessuali, ma prende in giro la vita di una single nella società di oggi, mentre l’anglo-spagnola Jen Brister si concentra sulle difficoltà di una madre latina alle prese con la società anglosassone.

Gina Harms, invece, esplora le difficoltà di una female stand-up comedian alle prese lì con gli appuntamenti e i dialoghi con uomini che non credono le donne possano fare (anche) ridere. Le connotazioni razziali rendono questo tipo di umorismo (piacevolmente) politicamente scorretto e sorprendente: la giamaicana Kyrah Gray e la nigeriana Gina Yashere scherzano sul sospetto e sul razzismo (della loro famiglia) nei confronti degli altri; l’americana Monique Latise, invece, esplora le difficoltà del divorzio del suo ex marito dalla sua nuova (ex) moglie.

Un racconto paradossale, ma autentico che – tra stereotipi e autoironia – si sublima in quello della “comica con l’hijab” Shumirum Nessa che in Gran Bretagna si diverte a commentare la cultura locale e a riflettere sull’essere una musulmana con oltre sette milioni di follower e un hijab costantemente calato sulla testa.

Salma Hindy, invece, è un’egiziana canadese che emblema involontario del confronto tra culture, scherza su cosa abbia significato per lei crescere con un padre Iman in una cultura secolare come quella nordamericana. Salma, in un monologo su TikTok racconta come da ragazzina si divertisse a prendere in giro il suo professore arabo che parlava inglese e – come a sua volta – sia rimasta scioccata dall’essere presa in giro in Egitto per il suo accento inglese mentre parlava arabo e dall’accento canadese mentre parlava in inglese a New York. Come dire: religioni, “razze”, misoginia, maschilismo, violenza di genere, peso…

Tutto finisce sotto lo sguardo attento di queste “ragazze di età diverse” che prendono in giro un mondo che sembrerebbe impazzito e di cui loro mettono in mostra idiosincrasie, vizi, fragilità e piccoli orrori quotidiani grazie, soprattutto, alla loro cultura e al confronto di mondi differenti.

Laura Belbin (Knee Deep in Reality) confronta il proprio aspetto fisico con quello di modelle dalla vita (apparentemente) perfetta, mentre Mesallyann gioca sulla sua femminilità di ragazza libera newyorkese alle prese con situazioni, spesso, imprevedibili come quella di avere ritrovato un bambino scomparso per caso sulla metropolitana ed essere quasi considerata come una gangster capace di rapire un piccolo.

Non mancano, però, anche italiane d’America: Tammy Pescarelli e Maija DiGiorgio che scherzano sugli stereotipi italo-americani, mentre programmi come il Daily Show che hanno lanciato comici del calibro di Steve Carell e Stephen Colbert propongono diverse comiche di immenso talento che, poi, spesso fanno spettacoli per conto loro: Leslie Jones e Chelsea Handler sono due diamanti di uno show che propone talenti diversissimi tra loro e che dimostrano una comicità surreale, originale e – spesso – politicamente geniale contro l’oscurantismo fanatico dell’America profonda.

In Italia, poi, non ci possiamo lamentare: anche qui da noi abbiamo molte donne capaci di grande umorismo che non ha niente da invidiare (se non forse una lingua più internazionale) alle colleghe internazionali. Giorgia Fumo, vista anche su Comedy Central, aggiunge una carriera da stand-up comedian a quella da ingegnere. La sua “data driven comedy” è basata sull’osservazione della realtà circostante anche sul posto di lavoro: il suo monologo sul “lavorare nelle risorse umane”.

Valeria Pusceddu scherza con umorismo femminista sul suo confronto con uomini e donne dall’idiozia pronunciata. Non mancano, per fortuna, anche le figlie di culture diverse così come abbiamo visto accadere nel resto del mondo: Yoko Yamada l’italo giapponese di Brescia, oltre a scherzare sulla sua identità sessuale e culturale, ci aiuta a capire di più della sua identità nipponica grazie ad un umorismo fuori dal comune tanto ilare quanto sorprendente.

Sonia Gottardi, invece, usa dichiaratamente l’ironia per rispondere al sessismo in maniera irriverente e deflagrante così come Alessandra Flamini racconta la sua galleria di mostri narcisisti patologici e non solo, mentre Ilaria Giambini continua a scherzare anche sul confronto leggendario (e non sempre capito al di fuori del grande raccordo anulare) tra Roma Nord e Roma Sud.

Queste ultime due fanno parte del collettivo “C’è figa” che la stessa Flamini racconta essere nato così: “L’idea nasce un giorno in cui un mio collega stand-up comedian mi disse ‘Questa sera devo andare a vedere una serata di comicità con sole donne. Che noia, le donne non fanno ridere… ma almeno c’è figa’. Da questo episodio ha origine il titolo di C’è Figa, un format di Stand-up Comedy al femminile nato con l’obiettivo di contrastare quel bias culturale, fortemente radicato in Italia, che vuole le donne inferiori agli uomini nella comicità e quell’idea obsoleta che la capacità di far ridere il pubblico sia una peculiarità di genere.

Nel gruppo ci sono altre donne come Monir Ghassem, Shara Guandalini, Valentina Medda che – a dispetto di quanto detto dall’anonimo collega della Flamini – fanno tanto ridere e che grazie ai Social si meritano un palcoscenico globale oltre a quello dei teatri nostrani. Non avremmo potuto incontrare molte di queste donne senza i Social Media ed in questo senso dobbiamo essere grati all’opera di democratizzazione che questi strumenti consentono – in questo caso – facendoci pensare, ma anche facendoci (molto) ridere.