Se c’è una cosa stupefacente del doppio sciopero degli sceneggiatori e degli attori americani, è il fatto che, nonostante le conseguenze sempre peggiori che comporta di giorno in giorno, in questo momento non stia avvenendo niente. Le trattative sono sospese e non si ha idea di quando si tornerà a parlare tra le parti. Ma quali sono i punti più importanti in discussione?

Sul nuovo numero di Una modesta proposta, la newsletter curata da Robert Bernocchi per Cinematografo, si analizzano le ragioni dello scontro che sta mettendo in ginocchio Hollywood e tutto il settore dell’audiovisivo.
Dal motivo “più anomalo e contemporaneo”, ovvero l’utilizzo dell’Intelligenza artificiale, a quelli più tradizionali legati ai compensi e in particolare ai minimi.

​​​​​​Dove non si vedono possibili sbocchi è la richiesta degli attori di “ottenere il 2% dei ricavi dai prodotti delle piattaforme (ma se venisse incredibilmente accettata, ovvio che poi bisognerebbe offrire lo stesso anche a registi e sceneggiatori). In generale, chiedere percentuali sui ricavi e non sugli utili è molto discutibile. Se poi lo si fa alle piattaforme, che in generale perdono soldi (Netflix esclusa), diventa veramente complicato”.

Ma quali saranno le conseguenze se lo sciopero, come sembra, dovesse protrarsi ancora a lungo? “È evidente che a rimetterci maggiormente sarà tutta la filiera theatrical. In effetti, abbiamo già avuto delle brutte conseguenze, come lo spostamento del film di Luca Guadagnino Challengers (che avrebbe dovuto anche aprire il Festival di Venezia), ma anche diversi titoli della Lionsgate come Dirty Dancing e White Bird.

Il problema è che un accordo non è certo imminente e quindi tanti prodotti, che magari devono iniziare la promozione più costosa almeno un paio di mesi prima, rischiano di dover rinviare i loro progetti al prossimo anno. Insomma, non è questione di "se" ci saranno danni per il business theatrical, ma di quanti danni ci saranno.

Eppure una Modesta proposta suggerisce anche una prima potenziale strategia di uscita. Questa e altre curiosità sullo sciopero che sta infiammando cinema e tv potrete scoprirle sul nuovo numero di Una modesta proposta, disponibile da oggi.

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