Al cinema

  • Mercoledì 7 dicembre

Chiara di Susanna Nicchiarelli, con Margherita Mazzucco, Andrea Carpenzano, Carlotta Natoli (Biografico, Italia-Belgio, 106’). Assisi, 1211. Chiara ha diciotto anni, e una notte scappa dalla casa paterna per raggiungere il suo amico Francesco. Da quel momento la sua vita cambia per sempre. Non si piegherà alla violenza dei famigliari, e si opporrà persino al Papa: lotterà con tutto il suo carisma per sé e per le donne che si uniranno a lei, per vedere realizzato il suo sogno di libertà. La storia di una santa. La storia di una ragazza e della sua rivoluzione. Irregolare nello spirito benché compatto nella forma, laico per vocazione, ribelle come dev’essere ogni racconto giovanile di rottura, con un finale (da non svelare, ma c’è di mezzo un improvviso Cosmo) spiazzante e addirittura commovente per come mette insieme la naturalezza e il prodigio, la musica e il silenzio, il fermento e l’attesa, il qui e ora e il futuro.

Il corsetto dell’imperatrice di Marie Kreutzer, con Vicky Krieps, Florian Teichtmeister, Katharina Lorenz (Biografico, Austria-Francia-Germania-Lussemburgo, 113’). L'imperatrice Elisabetta d'Austria, idolatrata per la sua bellezza e famosa in tutto il mondo per essere una fonte di ispirazione, celebra il suo quarantesimo compleanno e deve combattere per preservare la sua immagine pubblica allacciando il suo corsetto in modo sempre più stretto. Sempre più irrequieta a Vienna, inizia a viaggiare in Inghilterra e in Baviera, fa visita ad ex amanti e amici di vecchia data, alla ricerca dell'eccitazione e della determinazione che provava in gioventù. Con un avvenire di doveri strettamente cerimoniali già fissato che l'attende, si ribella contro l'immagine iperbolica di se stessa e architetta un piano per tutelare il suo lascito culturale. Il controbiopic di Sissi ribalta l’immagine agiografica dell’icona, con anacronismi e senza retorica, per leggere il passato alla luce del presente. Con un’ottima Vicky Krieps, premiata a Cannes.

Rumore bianco di Noah Baumbach, con Adam Driver, Greta Gerwig, Don Cheadle (Drammatico, U.S.A., 135’). Dal capolavoro di Don DeLillo: i tentativi di una famiglia americana contemporanea nell'affrontare i conflitti della vita quotidiana, alle prese con i misteri universali dell'amore e della morte, e la possibilità della felicità in un mondo incerto. Il mumblecore alla prova del kolossal d’autore, ennesimo eterno ritorno della New Hollywood ma nell’epoca dello streaming: troppa roba in una trasposizione personale che all’attivo ha la fedeltà (restano le tre parti originali) e la dedizione al testo e al passivo una certa confusione nel mettere insieme i pezzi. Ambizioso e diseguale, interroga le ossessioni di ieri più che i tormenti dell’oggi, mancando l’appuntamento tanto con l’ansia dell’apocalisse che prescinde e trascende il tempo quanto con le possibilità di una storia che converge con le immagini della contemporaneità. In qualche sala, poi dal 30 dicembre su Netflix.

L’uomo sulla strada di Gianluca Mangiasciutti, con Lorenzo Richelmy, Aurora Giovinazzo, Astrid Meloni (Drammatico, Italia, 110’). Irene ha 8 anni quando assiste come unica testimone alla morte del padre per mano di un pirata della strada che scappa via. Perseguitata dal senso di colpa per non riuscire a ricordare il volto dell'assassino, Irene diventa una adolescente ribelle e introversa con l'unica ossessione di farsi giustizia. Abbandona la scuola e trova lavoro nella fabbrica di proprietà del glaciale e affascinante Michele che è proprio l'uomo che era al volante dell'auto. La ragazza sembra non riconoscerlo, lui invece non ha dubbi. Michele prova da subito un forte istinto di protezione verso la ragazza, che ben presto si trasforma in amore. Irene completamente all'oscuro inizia ad aprirsi e confidarsi proprio con l'uomo a cui sta dando la caccia. Mentre il cerchio si stringe attorno a Michele, qualcosa di inaspettato avviene.

Il Gatto con gli stivali 2: L’ultimo desiderio di Joel Crawford (Animazione-Avventura, U.S.A., 102’). Antonio Banderas torna a dar voce al famoso Gatto accompagnandolo in un viaggio epico alla ricerca della leggendaria Stella dei Desideri nella Foresta Nera per riappropriarsi delle vite perdute. Avendo una sola vita a disposizione, il Gatto sarà costretto a chiedere aiuto alla sua ex partner e nemesi: l'affascinante Kitty “Zampe di Velluto”. Tra i doppiatori originali Salma Hayek, Florence Pugh, John Mulaney, Olivia Colman, Ray Winstone.

Sì, chef! – La brigade di Louis-Julien Petit, con Audrey Lamy, François Cluzet, Fatou Kaba (Commedia, Francia, 97’). Cathy è una chef di 40 anni, innamorata del suo lavoro e con un grande sogno: aprire un ristorante stellato. Le cose però iniziano presto a non andare secondo i suoi piani e, fra conti e complessità organizzative, si trova ad affrontare da subito le difficoltà del mestiere. Per rilanciarsi, Cathy accetta con riluttanza un lavoro da dipendente in una sperduta località fuori città, in quella che scoprirà poi essere la mensa di un centro di accoglienza per giovani migranti. Inizialmente è poco convinta e per nulla entusiasta di questo nuovo lavoro, ma in breve tempo grazie alla sua straordinaria abilità e alla sua passione per la cucina inizierà a farsi amare dai ragazzi, i suoi nuovi colleghi e suoi nuovi amici, che a loro volta avranno anche tanto da insegnarle.

Saint Omer
Saint Omer
Saint Omer
  • Giovedì 8 dicembre

Saint Omer di Alice Diop, con Kayije Kagame, Guslagie Malanda, Valérie Dréville (Drammatico, Francia, 124’). Tribunale di Saint-Omer. La giovane scrittrice Rama assiste al processo a Laurence Coly, una donna accusata di aver ucciso la figlia di quindici mesi, abbandonata all’arrivo dell’alta marea su una spiaggia nel nord della Francia. Ma mentre il processo va avanti, le parole dell’accusata e le deposizioni dei testimoni sconvolgeranno le certezze di Rama, e metteranno in discussione anche la nostra capacità di giudizio. Davanti a un tema così dolorosamente sensibile il rischio della morale, del farla, è ancor più sensibile: Diop non svicola, l’approccio è morale, a corroborare un “film che intende sondare l’indicibile mistero di essere madre”. Ma a defletterne la portata moraleggiante, il predominio dell’istanza etica – e giudicante – sul racconto, è la volontà di forma cui Diop esplicitamente non si sottrae: l’espediente stilistico è la divaricazione tra immagine e suono, l’inquadratura di un soggetto che ascolta le parole di un secondo soggetto in fuoricampo.

The Royal Ballet – Lo Schiaccianoci (Balletto, G.B.). Alle ore 20.15, il pubblico di 20 Paesi in tutto il mondo troverà sul palco di Covent Garden un cast straordinario che comprende la Prima Ballerina Fumi Kaneko nel ruolo della Fata Confetto e il Primo Ballerino William Bracewell in quello del Principe. La produzione del Royal Ballet di Peter Wright rimane fedele allo spirito del balletto russo originale, con un mix di assoli e ensemble che mostrano la Compagnia al suo meglio. Creata nel 1984, ma sostanzialmente rielaborata da allora, questa versione de Lo Schiaccianoci è un’opera dalla magia duratura – musicata dall’irresistibile partitura di Tchaikovsky e caratterizzata da ampi paesaggi di neve, seducenti scenografie e una serie di danze eseguite nell’onirica Terra dei Dolci. Con le splendide scenografie di Julia Trevelyan e le luci di Mark Henderson, un balletto che conquista gli appassionati ma anche chi si avvicina per la prima volta al mondo del balletto. L’occasione perfetta per dare il via alle festività.

Cremonini Imola 2022 Live (Film-concerto, Italia). Sul grande schermo tutte le emozioni di uno show spettacolare, in cui l’artista ha dimostrato ancora una volta di saper trasmettere al suo pubblico un’energia unica. Un tour che, ancora una volta, ha confermato il cantautore bolognese come uno dei performer e show man più completi del suo tempo, un vero e proprio animale da palcoscenico, in grado di trascinare il pubblico in un crescendo emotivo, fatto di vicinanza fisica, di intesa ammiccante e sensuale, che trasuda da ogni movimento con cui domina la scena, per due ore e venti di uno spettacolo di grande impatto visivo. Laser, luci, coriandoli e fiamme fanno da sfondo ai momenti più elettronici che si alternano ad altri più intimi piano e voce, in una scaletta di ventiquattro brani che attraversano un repertorio di canzoni senza tempo.

  • Mercoledì 14 dicembre

Avatar – La via dell’acqua di James Cameron, con Zoe Saldana, Sam Worthington, Kate Winslet (Fantasy, U.S.A.). Sequel in live action del film campione d’incassi Avatar del 2009. La storia è ambientata diversi anni dopo gli eventi visti nel primo Avatar. Ritroveremo i due protagonisti Jake Sully e Neytiri ancora insieme e con figli al seguito, pronti ad esplorare lo sconfinato mondo di Pandora e ad affrontare nuovi conflitti con l'umanità. La coppia si troverà inoltre a fare i conti con i problemi coniugali legati all'educazione dei propri figli. Questo non sarà l'ultimo capitolo della serie, James Cameron infatti ha già pianificato la saga di Avatar attraverso altri quattro nuovi film.

In streaming

  • Mercoledì 7 dicembre

Ardente pazienza di Rodrigo Sepúlveda, con Andrew Bargsted, Vivianne Dietz, Claudio Arredondo (Drammatico, Cile, 90’). NETFLIX. Mario è un giovane pescatore che sogna di fare il poeta. Quando diventa il postino di Pablo Neruda, si ritrova in un mondo di metafore e versi che lo aiuteranno a realizzare non solo il suo desiderio di diventare scrittore, ma anche quello di conquistare Beatriz, la donna dei suoi sogni. Dal romanzo Il postino di Neruda di Antonio Skármeta, già all’origine del film con Massimo Troisi.

Andrew Bargsted e Claudio Arredondo in Ardiente Paciencia. Cr. Diego Araya Corvalán/Netflix © 2022
Andrew Bargsted e Claudio Arredondo in Ardiente Paciencia. Cr. Diego Araya Corvalán/Netflix © 2022
Andrew Bargsted e Claudio Arredondo in Ardiente Paciencia. Cr. Diego Araya Corvalán/Netflix © 2022

Matrimonio a punti di Sebastián De Caro, con Juan Minujín, Luisana Lopilato, Santiago Gobernori (Commedia, Argentina, 101’). NETFLIX. Una giovane coppia con figli si trova ad affrontare una crisi e sembra essere a corto di opportunità per risolvere i problemi coniugali. Come ultima spiaggia decide di utilizzare un'app che conferisce (o sottrae) punti per ogni buona azione compiuta nei confronti del coniuge. All'inizio sembra essere la soluzione ideale, finché l'ossessione di accumulare punti e ottenere l'indipendenza reciproca non farà sprofondare la situazione nel caos.

  • Giovedì 8 dicembre

Alla luce del sole: il caso Navarte di Alberto Arnaut (Documentario, Messico). NETFLIX. Questo documentario svela prove della corruzione nell'indagine sugli omicidi di cinque persone avvenuti nel 2015 nel quartiere Narvarte di Città del Messico.

  • Venerdì 9 dicembre

Pinocchio di Guillermo del Toro (Animazione, Francia-U.S.A., 114’). NETFLIX. Nuova versione del classico collodiano: l’animazione in stop-motion è il mezzo per “reinventare” la storia, la fiaba si fa dark e si allontana dalle atmosfere del prototipo disneyano del 1940, il fascismo italiano lo sfondo dominante. Procede per accumulo (di dialoghi e situazioni) allontanandosi da un pubblico di piccolissimi e giocando in continuazione sul doppio registro della satira nei confronti del potere oppressivo e della maturazione di un personaggio per natura inanimato e per magia animato. Ardito, suggestivo, visivamente indiscutibile ma alla lunga legnoso: stupisce per la capacità di non prostrarsi in maniera troppo riverente al "modello" di partenza, ma soffre un'eccessiva verbosità che finisce quasi per sovrastarne l'impatto visivo, oltre ad una lunghezza (quasi due ore) che si fa sentire.

Emancipation di Antoine Faqua, con Will Smith,  Ben Foster, Charmaine Bingwa (Storico-Drammatico, U.S.A., 132’). L’avvincente storia di Peter, un uomo che fugge dalla schiavitù, contando sul suo ingegno, sulla sua fede incrollabile e sul profondo amore per la sua famiglia per eludere cacciatori spietati e sfidando le paludi della Louisiana alla ricerca della libertà. Ispirato alle foto del 1863 di “Peter il fustigato” scattate durante una visita medica dell’Esercito dell’Unione, che apparvero per la prima volta su Harper’s Weekly. Un’immagine, nota con il nome di “The Scourged Back” (La schiena frustata), che mostra la schiena nuda di Peter mutilata da una frustata dei suoi schiavisti, ha poi contribuito ad alimentare l’opposizione pubblica nei confronti della schiavitù.

Hawa di Maïmouna Doucouré, con Sania Halifa, Oumou Sangaré, YseulT (Commedia, Senegal-Francia, 90’). PRIME VIDEO. Hawa è una quindicenne che vive sola con la nonna gravemente malata e teme di essere trasferita in un’altra casa dai servizi sociali. Quando viene a sapere che Michelle Obama è a Parigi per tre giorni, Hawa ha la pazza idea di farsi adottare dalla famosissima celebrità, che ammira più di chiunque altro al mondo.