Prima un libro, poi un monologo e ora un film, per la precisione il primo film da regista di Lina Sastri. È La casa di Ninetta, presentato al Bif&st e da maggio al cinema, prodotto da Rai Cinema con la Run Film, un racconto autobiografico su sua madre Ninetta. Malata di Alzheimer, accudita da tre badanti, Ninetta vive in una casa a Napoli e sua figlia Lucia (Lina Sastri) va a trovarla ogni volta che le è possibile.

Il racconto si snoda tra presente e passato con le due Ninette, quella giovane interpretata da Maria Pia Calzone, e quella anziana, interpretata da Angela Pagano. “Il mio è un film molto al femminile- dice Lina Sastri-. L’unica figura maschile è quella del padre di Ninetta, Alfonso, una figura non del tutto positiva, ma con il suo fascino. Un fascino che giustifica le sue malefatte. E poi nel film c’è anche la voce fuori campo che va e viene”.

E poi: “Questo film è nato da una necessità, quando mia madre se ne è andata ho sentito l’urgenza di scrivere un libricino. Il film parla di me, di mia madre, della mia famiglia. Ma non è un film nostalgico, piuttosto è una riflessione sul presente. Una riflessione sulla mia Napoli, sull’amore, sulla gelosia, sul tradimento, e sul perdono. Ma anche sulla fede, l’identità, la vecchiaia. Non è neanche un film sull’Alzheimer, una malattia molto grave di cui volutamente non ho sottolineato il dolore di chi soffre e di chi assiste”.

Sulla memoria dice: “Non ho capito se mia madre era cosciente o meno della sua mancanza di memoria, che è qualcosa di molto legato all’emozione. Come attrice di teatro ho sempre avuto paura del vuoto di memoria. Una sola volta mi è successo di averlo. Ero a una prova generale al teatro di Pompei. Non ricordavo nulla. Fu qualcosa di terribile. Molte donne intelligentissime soffrono di Alzheimer. Per qualche corto circuito la memoria se ne va. Ma restano i ricordi legati alle emozioni. Per esempio mia madre non parlava più, ma cantava”.

Franca Abbategiovanni, Antonella Stefanucci, Lina Sastri, Angela Pagano e Antonella Morea sul set di La casa di Ninetta
Franca Abbategiovanni, Antonella Stefanucci, Lina Sastri, Angela Pagano e Antonella Morea sul set di La casa di Ninetta

Franca Abbategiovanni, Antonella Stefanucci, Lina Sastri, Angela Pagano e Antonella Morea sul set di La casa di Ninetta

“Ho fatto un provino velocissimo con Lina e avevo l’ansia a pallettoni- dice l’attrice Maria Pia Calzone-. Per me è interessantissimo osservarla e mi sono messa al servizio di quel che lei voleva. Sua madre è una donna che, nonostante non abbia avuto una vita facile, ha sempre avuto uno sguardo alto verso l’orizzonte e il mare. Io ho cercato di mantenere queste sue qualità”.

E Lina Sastri: “Non era facile fare Ninetta, una donna morbida e sensuale, ma al tempo stesso coraggiosa e concreta. Una donna che si rispetta e che si fa rispettare, quindi molto moderna per i suoi tempi. Non ho avuto bisogno di dire nulla a Maria Pia Calzone. Mi ha chiesto anche quale era il profumo che usava mia madre e lei lo metteva”.

Infine conclude: “Sono molto affezionata al Bif&st. Questo è l’unico festival che fa proiezioni nei teatri e questo lo rende unico e magico. Dopo la proiezione del mio film la gente era molto commossa. Il pubblico di questo festival è vero e senza paillettes”.