“Questa è la Casa di tutti. Un’attività che aiuterà a ritrovare il piacere di uscire di casa e andare al cinema con altri sconosciuti”. Parola di Gian Luca Farinelli, che insieme a Paola Malanga, rispettivamente presidente e direttrice artistica della Fondazione Cinema per Roma, hanno illustrato la nuova linea editoriale della Casa del Cinema che apre oggi, 5 maggio.

Da subito ribadiscono la peculiarità con cui è nata (inaugurata nel 2004 dall’allora sindaco di Roma Walter Veltroni) ovvero quello di essere un presidio libero. “È nata con questo scopo e manterrà questa sua caratteristica - precisa Farinelli -. Ci sarà una programmazione e cercheremo di portare il meglio di quel che accade. Vedremo il cinema del passato e del presente. Tutti, professionisti e non, devono sentire che questo è un luogo al quale appartengono. Ci sentiamo un’istituzione culturale importante del paese e vogliamo essere un luogo di dialogo, non un presidio di parte”.

Dunque al via con una programmazione ricca e popolare (più avanti ci saranno anche gli incontri) che vuole andare incontro a un pubblico vasto. Si spazia dalla rassegna “Passeggiate romane”, al tributo a Claudia Cardinale, dalla selezione dei film vincitori della Palma d’Oro (“stiamo anche lavorando per Un giorno da Leone, che riproporrà i film di Venezia”) a “Carta Bianca” a Martin Scorsese (“il più cinefilo dei cinefili sarà a Cannes, non sappiamo ancora se verrà a Roma perché ha un’agenda complessa, comunque gli abbiamo chiesto di fare una rassegna monumentale per ripercorrere la sua carriera”, dice Farinelli).

Una programmazione sicuramente molto varia. “Come generazione siamo figli di Umberto Eco e lui ci ha insegnato a mescolare l’alto con il basso e a trovare il piacere di tutto questo- dice Paola Malanga -. A volte uno ha bisogno di guardare un film di Bergman e altre volte Un americano a Roma. Alcune volte uno vuole divertirsi e altre uno vuole pensare. Si potranno vedere una dopo l’altra cose molto diverse. Il mio amore per il cinema è nato così”.

Sul rapporto con la città di Roma Paola Malanga: “Roma ha un rapporto d’amore con il cinema unico e straordinario. Nel 1900 ha trovato la sua arte ideale. Questa è una città che continua a raccontarsi attraverso il grande cinema, anche più di Parigi e New York. E noi vogliamo dire grazie a Anna Magnani, Citto Maselli, ma anche a Gian Maria Volonté, Gina Lollobrigida e tanti altri”.

Si manterrà il rapporto con la Festa di Roma iniziato lo scorso anno? “Sicuramente - risponde Gian Luca Farinelli -. Abbiamo iniziato questa sperimentazione portando un po’ fuori dall’Auditorium la Festa e vogliamo continuare in questa direzione. Un’esperienza positiva che vorremmo replicare”.

Il biglietto avrà un costo di cinque euro. La nuova Casa del Cinema dunque non sarà più gratuita. “Questo è un passaggio delicato - precisa Francesca Via, direttore generale della Fondazione Cinema per Roma -. Alcune manifestazioni continueranno comunque ad essere gratuite. Ci sarà una tessera sconto per alcune categorie, come i giovani, che permetterà una riduzione del 20% sul biglietto. Per cui il costo sarà di 4 euro. Inoltre abbiamo indetto un bando per la ristorazione e cercheremo un’offerta culinaria che entri in sintonia con i ragazzi”.

Situata a Villa Borghese, vicino anche al Fiamma, al Barberini, al Quattro Fontane: “Un distretto della città che contribuirà a formare il nuovo pubblico”, dice Farinelli. Ma anche a due passi dal Cinema dei Piccoli (realizzato nel 1934 con il nome originario di Casa di Topolino, nel 2005 è entrato nel Guiness dei primati come l’edificio più piccolo del mondo adibito a spettacoli cinematografici con i suoi 63 posti a sedere): “Un luogo unico con il quale manterremo una relazione sicuramente”.

Oltre alle tre sale, ci sarà anche un’arena con ben 300 posti a sedere che aprirà il 5 giugno con un omaggio al regista Alessandro D’Alatri, recentemente scomparso, e la proiezione del suo film Senza pelle.