Francis Ford Coppola è ricoverato da ieri al Policlinico di Tor Vergata, a Roma. Il regista italoamericano, 86 anni, era atteso per un intervento programmato al cuore, ma durante i controlli pre-operatori è emersa una leggera aritmia cardiaca. Una complicazione lieve, che ha spinto i medici a trattenerlo per ulteriori accertamenti.

Solo pochi giorni fa, domenica, Coppola si trovava a Portland, negli Stati Uniti, per la promozione del suo ultimo film Megalopolis. Il suo rientro in Italia è avvenuto con la consueta discrezione che lo contraddistingue, ma un indizio della sua recente attività è arrivato via social: l’ultima storia pubblicata su Instagram risale alla mattina di ieri, segno che era connesso durante il viaggio o subito dopo l’atterraggio. Un dettaglio che lascia pensare a uno stato di salute tutto sommato stabile.

Non sorprende che Coppola abbia scelto l’Italia per sottoporsi all’operazione. Il legame con il nostro Paese è profondo e affettivo: da Bernalda, in provincia di Matera, il nonno Agostino emigrò agli inizi del Novecento. Il regista è cittadino onorario del piccolo centro lucano, dove spesso torna per vacanze e momenti di relax. Anche quest’estate ha trascorso parte del suo tempo in Italia, tra ricerche di location per il prossimo film – previsto per l’autunno – e la partecipazione a metà luglio all’anteprima del Magna Graecia Film Festival di Soverato, in Calabria.

Durante l’incontro con i giovani al festival calabrese, Coppola ha ribadito la sua visione ottimista e utopica: «I giovani mi dicono che il mondo è un disastro, ma io rispondo che non c'è nessun problema che l'uomo non può risolvere. Dobbiamo costruire un nuovo grande futuro, e farlo insieme per il bene dei nostri figli. E stasera facciamo un salto nel futuro».

Megalopolis, il suo ultimo lavoro – un colossal da 120 milioni di dollari interamente autofinanziato – ha diviso la critica al Festival di Cannes 2024. L’opera, ambientata in una distopica "New Roma", ha generato accese discussioni ma anche grande attesa. A Venezia sarà presentato Megadoc, il documentario di Mike Figgis che racconta la genesi di questo progetto visionario.

Coppola, che ha rivoluzionato il cinema con capolavori come Il Padrino, Apocalypse Now, Dracula di Bram Stoker e L’uomo della pioggia, continua a lavorare, sognare e progettare. Anche da un letto d’ospedale romano.