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Robert Redford
È morto Robert Redford. Icona del cinema americano, attore, regista, produttore e attivista, aveva compiuto 89 anni appena un mese fa.
Nel corso della sua lunghissima carriera, iniziata alla fine degli anni Cinquanta, ha ricevuto numerosi riconoscimenti come due Oscar (uno per la miglior regia per Gente comune nel 1981 e uno alla carriera nel 2002), tre Golden Globe di cui uno alla carriera, un BAFTA Award, lo Screen Actors Guild alla carriera, il Kennedy Center Honors, la Presidential Medal of Freedom, il Leone d’Oro alla carriera e il César alla carriera.
Figlio di Charles Robert Redford, contabile presso la Standard Oil, perde la madre, Martha, nel 1956, anno in cui lui si diploma. Entra all’Università per meriti sportivi più che accademici e rivela fin da giovane un carattere vivace: dopo essersi ubriacato, si presenta in campo in condizioni tali da far perdere alla propria squadra il torneo di Baseball.
Qualche anno dopo, nel 1957, inseguendo il folle sogno di diventare un famoso pittore, abbandona gli studi e comincia a viaggiare per l’Europa. Al suo ritorno in America, Redford inizia con grande passione a studiare scenografia al Pratt Institute of Art. Si trasferisce poi a New York, dove studia recitazione all’Accademia americana di Arti Drammatiche e il 12 settembre di quello stesso anno, il 1958, sposa Lola Van Wagenen, che per lui lascia il college. Avranno quattro figli – uno dei quali muore poco dopo la nascita – ma divorzieranno nel 1985.
Nel 1959 debutta a Broadway recitando nello spettacolo Tall Story. Tra il 1961 e il 1962, Redford ottiene il suo primo ruolo da protagonista nello spettacolo teatrale Sunday in New York. Successivamente trionfa nella brillante commedia di Neil Simon A piedi nudi nel parco e sarà proprio l'omonima versione cinematografica di questo divertente spettacolo teatrale che nel 1967, anche grazie alla regia di Gene Saks, lo consacrerà come una vera e propria star, dopo il suo esordio nel film Caccia di guerra (1962) film che segna anche l'inizio della sua amicizia con il collega Sydney Pollack.
È proprio l'amico di una vita che lo descrive come un uomo appassionato di poesia, ben diverso da come può sembrare grazie al suo bell'aspetto. Anzi, spesso a determinare le sue scelte nella carriera è stata proprio l'esigenza da lui molto sentita di non limitarsi ai ruoli da sex symbol. Questo lo ha spinto ad affrontare, e con successo, film di ogni genere ma, pur essendo un attore di grande talento, Redford ha ottenuto una nomination all'Oscar soltanto nel 1974 per il film La Stangata, in cui ha recitato accanto ad un affascinante e istrionico Paul Newman sotto la direzione di Georges Roy Hill.
L’Oscar arriverà invece nel 1981 come regista, grazie al film Gente comune e così Robert, insieme a Warren Beatty, Clint Eastwood, Mel Gibson, Richard Attenborough e Kevin Costner, è uno dei grandi interpreti che hanno ricevuto l’ambita statuetta quando sono passati dietro alla macchina da presa.
Tra i suoi film La caccia di Arthur Penn (1966), Questa ragazza è di tutti di Sydney Pollack (1966), A piedi nudi nel parco di Gene Saks (1967), Butch Cassidy di George Roy Hill (1969), Corvo rosso non avrai il mio scalpo! di Pollack (1972), Come eravamo di Pollack (1973), Il grande Gatsby di Jack Clayton (1974), I tre giorni del Condor di Pollack (1975), Tutti gli uomini del presidente di Alan J. Pakula (1976), Il cavaliere elettrico di Pollack (1979), Brubaker di Stuart Rosenberg (1980), Il migliore di Barry Levinson (1984), La mia Africa di Pollack (1985), Proposta indecente di Adrian Lyne (1993), L’uomo che sussurrava ai cavalli da lui stesso diretto (1998), All Is Lost – Tutto è perduto di J.C. Chandor (2013), Le nostre anime di notte di Ritesh Batra (2017), Old Man & the Gun di David Lowery (2018).
Nel 1978 ha sostenuto il nascente Utah/US Film Festival e con il suo impegno lo ha fatto diventare una delle principali vetrine del cinema indipendente internazionale. Dal 1991 si chiama Sundance Film Festival dal nome del bandito gentiluomo da lui interpretato in Butch Cassidy nel 1969. Infatti già nel 1981 Redford aveva fondato in un sobborgo di Salt Lake City il Sundance Institute, un'organizzazione no-profit per sostenere i registi indipendenti che ha permesso l'esordio e ha offerta una ribalta internazionale a registi come Kevin Smith, Quentin Tarantino, Jim Jarmusch, Robert Rodriguez e Steven Soderbergh. Il Festival è ormai un appuntamento irrinunciabile per i cinefili di tutto il mondo.