C’è ancora domani trionfa alle candidature per la 69a edizione dei David di Donatello. L’opera prima di Paola Cortellesi riceve ben 19 nomination, eguagliando il record de Il capitale umano (2014). Bottino grosso anche per Io capitano di Matteo Garrone (15), La chimera di Alice Rohrwacher (13), Rapito di Marco Bellocchio (11) e Comandante di Edoardo De Angelis (10), che però non rientra né nella gara per il miglior film (Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti, con 7 in totale) né in quella per la regia (Andrea Di Stefano con L’ultima notte di Amore, che ne raccoglie 4).

Miglior film

  • C’è ancora domani
  • Il sol dell’avvenire
  • Io capitano
  • La chimera
  • Rapito

Miglior attore

  • Valerio Mastandrea – C'è ancora domani
  • Antonio Albanese – Cento domeniche
  • Pierfrancesco Favino – Comandante
  • Josh O’Connor – La chimera
  • Michele Riondino – Palazzina LAF

Miglior attrice

  • Paola Cortellesi – C'è ancora domani
  • Isabella Ragonese – Come pecore in mezzo ai lupi
  • Micaela Ramazzotti – Felicità
  • Linda Caridi – L’ultima notte di Amore
  • Barbara Ronchi – Rapito

Miglior regia

  • Nanni Moretti – Il sol dell’avvenire
  • Matteo Garrone – Io capitano
  • Andrea Di Stefano – L’ultima notte di Amore
  • Alice Rohwracher – La chimera
  • Marco Bellocchio – Rapito

Miglior esordio alla regia

  • Paola Cortellesi – C'è ancora domani
  • Giacomo Abbruzzese – Disco Boy
  • Micaela Ramazzotti – Felicità
  • Michele Riondino – Palazzina LAF
  • Giuseppe Fiorello – Stranizza d’amuri

Miglior sceneggiatura originale

  • Furio Andreotti, Giulia Calenda, Paola Cortellesi – C’è ancora domani
  • Maurizio Braucci, Michele Riondino – Palazzina LAF
  • Matteo Garrone, Massimo Gaudioso, Massimo Ceccherini, Andrea Tagliaferri – Io capitano
  • Francesca Marciano, Nanni Moretti, Federica Pontremoli, Valia Santella – Il sol dell’avvenire
  • Alice Rohrwacher – La chimera

Miglior sceneggiatura non originale

  • Marco Bellocchio, Susanna Nicchiarelli – Rapito
  • Emma Dante, Elena Stancanelli, Giorgio Vasta – Misericordia
  • Giorgio Diritti, Fredo Valla – Lubo
  • Armando Festa, Sydney Sibilia – Mixed by Erry
  • Pietro Marcello, Maurizio Braucci, Maud Ameline – Le vele scarlatte

Miglior attrice non protagonista

  • Emanuela Fanelli – C'è ancora domani
  • Romana Maggiora Vergano – C'è ancora domani
  • Barbora Bobulova – Il sol dell'avvenire
  • Alba Rohrwacher – La chimera
  • Isabella Rossellini – La chimera

Miglior attore non protagonista

  • Adriano Giannini – Adagio
  • Giorgio Colangeli – C'è ancora domani
  • Vinicio Marchioni – C'è ancora domani
  • Silvio Orlando – Il sol dell'avvenire
  • Elio Germano – Palazzina LAF

Miglior documentario

  • Enzo Jannacci – Vengo anch’io
  • Io, noi e Gaber
  • Laggiù qualcuno mi ama
  • Mur
  • Roma, santa e dannata

Miglior film internazionale

  • Anatomia di una caduta
  • As Bestas
  • Foglie al vento
  • Killers of the Flower Moon
  • Oppenheimer

Miglior produzione

  • C’è ancora domani
  • Comandante
  • Disco Boy
  • Io capitano
  • La chimera

Miglior autore della fotografia

  • Paolo Carnera – Io capitano
  • Francesco Di Giacomo – Rapito
  • Davide Leone – C’è ancora domani
  • Hélène Louvart – La chimera
  • Ferran Paredes Rubio – Comandante

Miglior compositore

  • Andrea Farri – Io capitano
  • Santi Pulvirenti – L’ultima notte di Amore
  • Lele Marchitelli – C’è ancora domani
  • Franco Piersanti – Il sol dell’avvenire
  • Subsonica – Adagio

Migliore canzone originale

  • Adagio – Adagio
  • Baby – Io capitano
  • ‘O dj – Mixed by Erry
  • La mia terra – Palazzina LAF
  • La vita com’è – Il più bel secolo della mia vita

Miglior scenografia

  • Andrea Castorina, Valeria Vecellio – Rapito
  • Dimitri Capuani, Roberta Troncarelli – Io capitano
  • Paola Comencini, Fiorella Cicolini – C’è ancora domani
  • Emita Frigato, Rachele Meliadò – La chimera
  • Carmine Guarino, Iole Autero – Comandante

Migliori costumi

  • Alberto Moretti – C’è ancora domani
  • Massimo Cantini Parrini – Comandante
  • Stefano Ciamitti – Io capitano
  • Loredana Buscemi – La chimera
  • Sergio Ballo, Daria Calvelli – Rapito

Miglior trucco

  • Adagio
  • C’è ancora domani
  • Comandante
  • Io capitano
  • Rapito

Miglior acconciatura

  • C’è ancora domani
  • Comandante
  • Io capitano
  • La chimera
  • Rapito

Miglior montaggio

  • Francesca Calvelli, Stefano Mariotti – Rapito
  • Giogiò Franchini – L’ultima notte di Amore
  • Valentina Mariani – C’è ancora domani
  • Nelly Quettier – La chimera
  • Marco Spoletini – Io capitano

Miglior suono

  • C’è ancora domani
  • Comandante
  • Il sol dell’avvenire
  • Io capitano
  • La chimera

Migliori effetti speciali visivi

  • Adagio
  • Comandante
  • Denti da squalo
  • Io capitano
  • Rapito

Miglior cortometraggio

  • Asterion
  • Foto di gruppo
  • In quanto a noi
  • The Meatseller
  • We Should All Be Futurist

David Giovani

  • C’è ancora domani
  • Comandante
  • Io capitano
  • L’ultima volta che siamo stati bambini
  • Stranizza d’amuri

Il miglior cortometraggio è The Meatseller di Margherita Giusti, animazione prodotta da Luca Guadagnino. Il David dello spettatore va a C’è ancora domani, film più visto nelle sale nel 2023. “Un David di grandi maestri come Moretti, Bellocchio e Garrone e di maestri nascenti come Rohrwacher, Cortellesi e Giusti. In generale è un cinema che guarda alla memoria e al recupero della storia, anche i documentari omaggiano eccellenze della nostra cultura. Su 21 film candidati, 9 sono esordi, molti dei quali di attori o attrici. Il vero record è che per la prima volta il vincitore del David dello Spettatore è candidato anche come miglior film: segno che stiamo raggiungendo un equilibrio tra qualità e incasso” illustra Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano.

A condurre la cerimonia di premiazione di venerdì 3 maggio in prima serata su Rai 1 saranno il veterano Carlo Conti (“Sarà una grandissima festa”) e la new entry Alessia Marcuzzi (“Vado al cinema da sempre: quando ero piccola, a Casal Polacco, c’era il Drive In e lì mi sono innamorata del grande schermo. A casa si sta comodi sul divano, ma la sala è importante”).

“Sarà un’edizione da record – afferma Detassis,  – e il gioco di squadra è importante, quest’anno l’ho sentito molto: abbiamo lavorato con il Ministero, il Consiglio Direttivo dei David e la Rai per fare un salto di qualità. Teresa Mannino condurrà la cerimonia con i candidati al Quirinale. Quest’anno il David è stato protagonista delle serie televisive Call My Agent e Gloria e di Ciarlatani a teatro: è diventato un brand”.

La cerimonia di premiazione si terrà a Cinecittà, come spiega l’amministratore delegato Nicola Maccanico: “La Rai ha investito sul contenuto, c’è una maggiore attenzione a far percepire l’evento in modo più coinvolgente e popolare: la serata deve essere larga e attrattiva. Torniamo agli studi Cinecittà: sono iconici e contemporanei, hanno un valore simbolico alto e un fortissimo valore economico: mostreremo il set permanente e il Teatro 18 dove proponiamo la realtà virtuale”.

Marcello Ciannamea, direttore Intrattenimento Prime Time, aggiunge qualcosa sulla cerimonia: “Sarà un grande evento: subito in onda dopo il TG1 e i 5 minuti di Bruno Vespa, prima il red carpet con Fabrizio Biggio e poi la serata”. Giovanni Anversa, vicedirettore Intrattenimento Prime Time: “Ricorderemo chi ci ha lasciato, omaggeremo i 90 anni di Sophia Loren e i 100 di Marcello Mastroianni. Luca Tommassini sorprenderà con le sue coreografie, parteciperanno anche figure di altri mondi, dalla musica al giornalismo. Non vogliamo ‘fare gli americani’, ma vorremmo avere la stessa potenza spettacolare degli Oscar”.

Presente all’annuncio delle candidature anche Lucia Borgonzoni, sottosegretaria alla Cultura: “Quella dei David è la serata che racchiude tutto il lavoro delle realtà che si occupano del cinema. Il racconto deve essere il meno autoreferenziale possibile, dobbiamo arrivare a chi non vede più il cinema come luogo di socializzazione e magia. Cinema Revolution ci sarà anche la prossima estate: l’anno scorso abbiamo avuto la migliore estate di sempre, i dati di Pasquetta sono confortanti. Ora stiamo lavorando sulle norme del tax credit, ma nessuno deve avere paura dei cambiamenti: il sistema dell’audiovisivo è un moltiplicatore di cultura e di PIL che ha bisogno di più regole”.