Più che piccioncini, uccellini scappati. È The Lovebirds, diretto Michael Showalter (The Big Sick), scritto da Aaron Abrams e Brendan Gall, interpretato da Kumail Nanjiani e Issa Rae: si salvano, dei cinque, solo gli ultimi due, che possiamo a buon diritto considerare sprecati.

Mix di chase thriller, racconto, e romcom, senso, parte dalla disavventura di Jabril (Nanjiani, The Big Sick, Silicon Valley) e Leilani (Rae, La piccola boss): stanno insieme da quattro anni, non stanno un granché, si stanno recando a una cena, allorché investono un ciclista e, poi, assistono impotenti all’uccisione del suddetto ciclista da parte del sedicente poliziotto che si mette ai comandi della loro auto.

Ne verrà fuga dalla polizia, qui pro quo, pericoli e soprattutto noia a vagonate gettata in platea, pardon, Paramount l’ha scaricato a Netflix causa lockdown e dunque gettata in divano.

Dimenticate The Big Sick, e affini tipo Notte folle a Manhattan, a parte il fatto che Kumail sia pakistano e Rae afroamericana, dunque coppia non bianca, nulla di nuovo sotto il sole e, soprattutto, davanti alla camera. Intreccio prevedibile, battute spesso infelici, mordente sconosciuto: l’azione labile, la commedia stucchevole, scegliessero meglio Kumail e Issa, se e ce lo devono.

PS: Le gambe generosamente esibite dalla Rae nel prologo sono la cosa più bella del film: ammiratele, e poi mollate.