Isolarotonda. Un terremoto colpisce la piccola comunità. Non ci sono né morti, né feriti, ma tutti sono costretti a lasciare le proprie case e a vivere insieme dentro le tende della Protezione Civile. Ci sono i benzinai e la loro figlia ventenne, il muratore e la parrucchiera, il vecchio maresciallo con la moglie, e quel solitario di Pigiama. E poi c’è Viola, una bambina di dieci anni. La sua mamma, al sesto mese di gravidanza, è stata ricoverata in ospedale e lei è rimasta sola con il papà. Tra i nuovi arrivati, c’è anche la famiglia di Anna, una sua coetanea. Manca solo Pasquale, che sembra essere svanito nel nulla.

È Superluna, presentato fuori concorso ad Alice nella città, film scritto e diretto da Federico Bondi, racconto di una comunità scossa, ma al tempo stesso unita. Naturalità e spontaneità sono le armi vincenti di questa storia. Caratteristiche rese evidenti non solo dall’ottimo cast composto da: Francesca Raffone, Olivia La Terra Pirrè, Antonia Truppo, Lino Musella, Carmen Pommella, Vincenzo Pirrotta, Anna Bellato, Max Malatesta, Francesca De Sapio, Fabrizio Rongione.

Ma anche dalla sceneggiatura, davvero ben scritta: donne con la ricrescita che devono fare la tinta, coppie che dormono tutte insieme sotto un grande tendone, zainetti aperti, uomini che puzzano, piedi fastidiosi e cellulari che interrompono partite a carte.

È un’umanità che cerca di trovare un equilibrio nella precarietà perché di fronte alle grandi calamità naturali: “o ci si abitua o si impazzisce”. Un’umanità che però non perde la gioia di condividere, di stare insieme e di poter guardare la luna più grande degli ultimi sessant’anni.

In anteprima ad Alice nella città, sezione dove era stato presentato un altro bel film, per certi aspetti molto simile: s’intitolava Gagarine. Lì trecentosessantacinque appartamenti, un enorme complesso di alloggi popolari, venivano demoliti per dare spazio a nuovi progetti di riqualificazione urbana. Qui il terremoto. Entrambe le comunità guardano alla luna, consapevoli di essere una parte di un tutto, non semplicemente la periferia di una città, ma il centro di un universo più grande i cui elementi dipendono l’uno dall’altro molto più di quanto possa sembrare. Come la Terra e la Luna indispensabili l’una per l’altra. Da vedere.