Colladautore pilota di aerei, l'arrogante e irresponsabile Hal Jordan (Ryan Reynolds) viene scelto dall'anello di una lanterna verde morente (corpo di polizia aliena che ha il compito di mantenere l'ordine nell'universo) per diventare il nuovo guardiano della Terra, minacciata come il resto delle galassie dal potentissimo Parallax. La prima incursione di Martin Campbell (Casino Royale, Fuori controllo) nell'universo dei comic-movie è in chiaroscuro: la trasposizione su grande schermo del supereroe targato DC Comics offre dei momenti di spettacolarità (quasi sempre nelle sequenze extraplanetarie) e sembra meglio di altre recenti produzioni saper “governare” l'estetica del 3D, ma perde terreno quando si tratta di coinvolgere lo sguardo nella vicenda “umana” e sentimentale (con Blake Lively) del protagonista. Un Ryan Reynolds non sempre a suo agio nel doppio ruolo da spaccone e custode della pace terrestre. Accolto tiepidamente in patria (poco più di 113 milioni di dollari in un mese, a fronte di un budget dichiarato di 200 milioni), Lanterna verde guarda comunque già all'annunciato sequel, aprendo uno spiraglio sulla virata verso il male di Sinestro (Mark Strong), guardiano e addestratore di Hal che si farà corrompere dal potere dell'anello.