Grrrr... Grrrr: Tamburino, fattosi coniglietto più sbarazzino e coraggioso, tenta di insegnare all'inesperto Bambi come si affrontano i pericoli della foresta. La faccia deve farsi cattiva, bisogna ringhiare, spaventare. Imparano tutti, anche i pesciolini e le ranocchie dello stagno. Ma Bambi, no: il suo rimane un acuto belato. Almeno Fiore nasconde un'arma sempre efficace: lui è una puzzola, e quando ci si mette, anche i cani feroci scappano a zampe levate. Non così per un cerbiatto inesperto ed ingenuo: nella foresta può fare brutti incontri. Il peggiore di tutti è l'uomo col suo fucile. E' facile imbattersi in lui e nella sua crudeltà. Se non gli è vicino il Grande Principe, un maestoso cervo che è poi anche suo padre, per Bambi potrebbero essere guai. E guai saranno, anche in questo seguito del famoso cartoon Disney che nel 1942 ebbe un enorme successo. Certo il pubblico oggi è cambiato: all'epoca i ragazzini si stupivano con le avventure di questi splendidi animali, col Gufo impacciato che bofonchiava - come avrebbe poi fatto il mitico Anacleto della Spada nella roccia -, con uno stuolo di coniglietti e di piccoli fagiani. Oggi non sono certo gli adolescenti che, imbevuti di videogiochi e ben altro genere di intrattenimento, sono capaci di commuoversi e stupirsi, ma i più piccoli, avvolti dal colore, dalla musica, dalla dolcezza della favola. Senza che agli adulti sia negato di sognare, sorridere e recuperare, sebbene l'età, un'innocenza che non andrebbe mai persa.