Mamma mia che impressione!

ITALIA 1951
Alberto, giovane della Parrocchia di Don Isidoro, è innamorato di Margherita e cerca di richiamare su di sé l'attenzione della ragazza. A causa della sua timidezza e delle sue attenzioni melense, però, riesce soltanto a combinare dei guai e a rendersi ridicolo. Quando un negoziante offre a Don Isidoro un presepe artistico che costa centomila lire, Alberto decide di partecipare ad una grande corsa podistica, organizzata dal Centro Podistico Italiano, nella speranza di vincere il premio, che ammonta appunto a centomila lire. Alberto potrà così procurare alla Parrocchietta un nuovo presepe e battere il favorito, il campione Arturo Cremaschi, suo rivale in amore. Ma con le sue sbadataggini, Alberto provoca, durante la corsa, una serie di incidenti, cosicché la gara verrà annullata e il giovanotto verrà stento salvato dalle violenze degli avversari.
SCHEDA FILM

Regia: Roberto Savarese

Attori: Alberto Sordi - Alberto, Giovanna Pala - Margherita, Carlo Giustini - Arturo, Frank Colson - Don Isidoro, Fausto Guerzoni - Venditore del presepe, Luigi Pavese - Il commissario di corsa, Vinicio Sofia - Addetto alla palestra, Riccardo Bertazzolo - Un bagnino, Checco Rissone - Viaggiatore in treno con il panino, Raniero De Cenzo - Lo scopino, Dina Romano - La perpetua di Don Isidoro, Carlo Delle Piane - Un compagnuccio cattivo, Marco Tulli - Un secondo compagnuccio, A. Damario - Colonnello Pisacano

Soggetto: Alberto Sordi

Sceneggiatura: Cesare Zavattini, Vittorio De Sica, Alberto Sordi

Fotografia: Carlo Montuori

Musiche: Angelo Francesco Lavagnino

Montaggio: Eraldo Da Roma

Scenografia: Alfredo Montori

Arredamento: Sergio Ravoni

Aiuto regia: Franco Montemurro

Durata: 98

Colore: B/N

Genere: COMICO COMMEDIA

Produzione: VITTORIO DE SICA E ALBERTO SORDI PER P.F.C. (PRODUZIONE FILM COMICI)

Distribuzione: ENIC

NOTE
- SECONDO ALCUNE TESTIMONIANZE (FRA CUI QUELLA DI ALBERTO SORDI) VITTORIO DE SICA E' INTERVENUTO NELLA REGIA FINENDO, IN PRATICA, PER DIRIGERE IL FILM.

- LA P.F.C. (PRODUZIONE FILM COMICI) VENNE ISTITUITA PER L'OCCASIONE E SCIOLTA DOPO L'INSUCCESSO DEL FILM.
CRITICA
"Malgrado l'impegno di tanti nomi il film, pur essendo divertente (...) non si leva sulla media comune di tutti i film italiani d'oggi. Anch'esso mostra una insufficiente preparazione in sede di sceneggiatura, soprattutto per quello che riguarda la scelta delle situazioni e delle trovate comiche, alcune delle quali, e proprio le più indovinate, passano con disinvoltura ad altri episodi lasciando in sospeso la loro risoluzione". (G. Santarelli, "Rivista del Cinematografo", 5, 1951)