Rogue One: A Star Wars Story

2.5/5
Ineccepibile veste grafica, ma regia incerta: lo spin-off di Star Wars firmato Gareth Edwards non convince

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USA 2016
Storia di un improbabile gruppo di eroi, che in un periodo di conflitto intraprende una missione per sottrarre i piani della più potente arma di distruzione di massa mai ideata dall'Impero: la Morte Nera. Un evento fondamentale per la storia di Star Wars, che spingerà un gruppo di persone ordinarie a unirsi per realizzare imprese straordinarie, diventando parte di qualcosa di più grande.
SCHEDA FILM

Regia: Gareth Edwards

Attori: Felicity Jones - Jyn Erso, Diego Luna - Cassian Andor, Ben Mendelsohn - Orson Krennic, Donnie Yen - Chirrut Îmwe, Mads Mikkelsen - Galen Erso, Alan Tudyk - K-2SO, Jiang Wen - Baze Malbus, Forest Whitaker - Saw Gerrera, Riz Ahmed - Bodhi Rook, Jonathan Aris - Senatore Jebel, Genevieve O'Reilly - Mon Mothma, Valene Kane - Lyra Erso, Jimmy Smits - Bail Organa, Alistair Petrie - Generale Draven, Ben Daniels - Generale Merrick, Paul Kasey - Ammiraglio Raddus, Ian McElhinney - Generale Dodonna, Fares Fares - Senatore Vaspar, Sharon Duncan-Brewster - Senatore Pamlo, Duncan Pow - Sergente Melshi, Jordan Stephens - Caporale Tonc, Babou Ceesay - Tenente Sefla, Daniel Mays - Tivik, Andy de la Tour - Generale Hurst Romodi, Tony Pitts - Capitano Pterro, Martin Gordon - Vaneé, Richard Cunningham - Generale Ramda, Jack Roth - Tenente Adema, Michael Gould - Ammiraglio Gorin, Rufus Wright - Tenete Casido, Michael Shaeffer - Generale Corssin, Derek Arnold - Pao, Matt Rippy - Caporale Rostock, Nick Kellington - Bistan, Warwick Davis - Weeteef Cyubee

Soggetto: George Lucas - personaggi, John Knoll, Gary Whitta

Sceneggiatura: Chris Weitz, Tony Gilroy

Fotografia: Greig Fraser

Musiche: Michael Giacchino

Montaggio: Jabez Olssen

Scenografia: Doug Chiang, Neil Lamont

Costumi: Glyn Dillon, David Crossman

Effetti: John Knoll, Mohen Leo, Hal T. Hickel, Neil Corbould, Neal Scanlan, Industrial Light & Magic (ILM)

Suono: David Parker (III) - missaggio, Christopher Scarabosio - missaggio, Stuart Wilson (II) - missaggio

Altri titoli:

Star Wars Anthology: Rogue One

Star Wars: Rogue One

Durata: 133

Colore: C

Genere: AVVENTURA AZIONE FANTASY FANTASCIENZA

Specifiche tecniche: ARRI ALEXA 65/PANAVISION 65 HR CAMERA, 35 MM/65 MM/CODEX, ARRIRAW (6.5K)/(4K)/PANAVISION/ULTRA PANAVISION 70, D-CINEMA (1:2.35)

Tratto da: personaggi ideati da George Lucas

Produzione: LUCASFILM, WALT DISNEY STUDIOS MOTION PICTURES

Distribuzione: THE WALT DISNEY COMPANY ITALIA

Data uscita: 2016-12-15

TRAILER
NOTE
- JOHN KNOLL FIGURA ANCHE TRA I PRODUTTORI ESECUTIVI.

- TRA I PERSONAGGI FIGURA ANCHE IL GOVERNATORE TARKIN, INTERPRETATO DA PETER CUSHING IN "GUERRE STELLARI EPISODIO IV - UNA NUOVA SPERANZA" (1977) E RICREATO IN CGI.

- CANDIDATO ALL'OSCAR 2017 PER: MIGLIOR MISSAGGIO SONORO ED EFFETTI VISIVI.
CRITICA
"(...) la ricerca dei piani, è la parte più avvincente del film e anche se conosciamo già il suo finale positivo (altrimenti non avremmo avuto i film successivi) ed è quella che offre qualche spunto originale di riflessione. A cominciare dalle «idee estremistiche» di Saw Gerrera per continuare con il quasi anonimato del gruppo di Ribelli che accompagneranno Jyn nella sua missione per recuperare i piani e soprattutto con l'atmosfera volutamente dark che incombe sulla maggior parte del film." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 16 dicembre 2016)

"Animato da personaggi nuovi (...) 'Rogue One' è a tutti gli effetti uno «Star Wars»: riappare Darth Vader, fanno capolino altri visi noti, si fa riferimento ai Jedi, l'azione si svolge negli stessi spazi e luoghi galattici con scenografie mozzafiato ritagliate fra Medioriente e metropolitana di Londra. Di originale c'è l'idea di rifarsi all'immaginario di certi film hollywoodiani sulla guerra nel Pacifico; di condivisibile, una maggiore sensibilità per il fattore umano; di inconsistente, la figura del protagonista maschile; di debole, la regia dell'inglese Gareth Edwards, che supplisce alle carenze con una carica di entusiasmo che galvanizzerà i fan." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 16 dicembre 2016)

"La pellicola è in crescendo. Parte come 'Quella sporca dozzina' (1967) e finisce come 'I cannoni di Navarone' (1961). Siamo in un bellissimo film di guerra dove il noi sostituisce l'io e dove il sacrificio personale non è mai retorica bensì pragmatico strumento tattico di un'appropriata strategia bellica. 'Rogue One' aveva una priorità diversa rispetto agli altri film di questa splendida saga: dimostrare come in quella lontana galassia l'eroismo potesse essere anche cupo, essenziale e per niente scanzonato. E' il 'Guerre Stellari' meno divertente di tutti? Sì. Ma la magia è la stessa." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 16 dicembre 2016)

"La vicenda di Rogue One si dipana prevedibilmente, senza una bella leggenda a sostenerla. Niente più cavalieri Jedi, i superuomini che avevano attirato sulle storie di George Lucas persino accuse di ideologia nazista. Il motto «La forza sia con te» è pronunciato più volte, ma come slogan guerriero, non sottintende nessuna filosofia di vita o di morte. Ma lo spettacolone, chiederà qualcuno, c'è ancora? Oh per questo in fatto di scontri tra astronavi, 'Rogue One' non ci fa mancare nulla. Le guerre si combattono ancora implacabilmente al ritmo della musicona del 1977 firmata John Williams. E da allora gli effetti speciali hanno fatto mirabolanti progressi. Semmai è la fantasia a essersi inceppata 40 anni dopo." (Giorgio Carbone, 'Libero', 16 dicembre 2016)

"Chiamatelo spin-off, oppure prequel di 'Episodio IV' (nei cui titoli di testa era contenuta la genesi di 'Rogue One'), poco importa. Ciò che conta è che questo esperimento di pellicola 'one shot', cioè autoconclusiva, pescata dal mare magnum di una saga come 'Star Wars', è decisamente riuscito. (...) un gran film di fantascienza (ma non di guerra, a scanso di equivoci), soprattutto nella seconda parte, che mostra una delle più belle battaglie cinematografiche di tutti i tempi, concettualmente importante, stilisticamente suggestivo, tecnicamente di alto livello. Però, sappiamo che non è nato per caso e alcune apparizioni nel film, su tutte quella di Darth Vader, a beneficio dei patiti di 'Guerre Stellari', sono fatte per ricordarci di cosa stiamo parlando. E allora, se consideriamo che trattasi pur sempre di una costola di 'Star Wars', ecco che la magia dei primi film, la loro poetica, qui non è di casa. Perché si può meravigliare il pubblico con le ricostruzioni CGI, ma poi devi infilarci dentro anche un pezzetto di anima. Alcuni dialoghi sono imbarazzanti e il doppiaggio non aiuta. I fan lo ameranno alla follia. Se, invece, siete rimasti tiepidi con il resto della saga, non cambierete idea." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 16 dicembre 2016)

"(...) diretto con mano sicura da Gareth Edwards e nato dalla costola dell'epica principale, ma con nuovi personaggi e una nuova estetica, per raccontare esattamente ciò che accade prima della prima, più antica trilogia. (...) Ci sono soprattutto da scoprire le motivazioni che sostengono gli uni nel bene e motivano gli altri nel male, e c'è da sventare la messa in funzione della Morte Nera, il cupo pianeta artificiale che distrugge altri pianeti e civiltà. (Luca Pellegrini, 'Avvenire', 16 dicembre 2016)

"Edwards è un regista che, anche alle prese con un blockbuster, riesce a comunicare una certa visione originale (con l'underground ribelle che ricorda un polveroso, macilento Medio oriente, il suo film ha un sapore di presente innegabile; è anche più dark e meno divertente degli altri 'Star Wars'), ma le sue scene d'azione sono prive di ritmo, immaginazione e coreografia. E lo script non aiuta il senso di fiacchezza che affligge la prima parte." (Giulia D'Agnolo Vallan, 'Il Manifesto', 15 dicembre 2016)