FUOCO NERO

ITALIA 1951
Vallelunga, minuscolo paese, è col suo ippodromo un centro importante per l'allevamento e l'allenamento dei cavalli da corsa. Qui vive Bruno, fantino non più giovanissimo, ch'esercita il suo mestiere al servizio d'una scuderia da corsa. Egli dedica particolari cure a "Fuoco nero", cavallo di grandi possibilità che ha avuto finora poca fortuna. Bruno confida di portare "Fuoco nero" alla vittoria nel prossimo Gran Premio, ma la sua bella e giovane moglie, Maria disgustata della vita monotona, che conduce a Vallelunga, considera con scetticismo le speranze del marito. Arriva un giorno in paese il fratello di Bruno, Stefano, avventuriero senza scrupoli, che ha vissuto lungamente all'estero. Costui s'invaghisce di Maria, che dopo breve resistenza, cede alle sue pressanti richieste: i due decidono di fuggire insieme. Giunge intanto il giorno della corsa, cui partecipa Bruno con "Fuoco neo". Mentre si svolge la corsa, uno straniero manda a chiamare Stefano: si tratta di un suo complice, ch'egli ha tradito. Stefano s'allontana e Maria, preoccupata, lo segue. Fra i due uomini ha luogo una sparatoria: lo straniero viene ucciso. Maria che ha tentato di interporsi fra i due, viene colpita e muore tra le braccia del marito vincitore, dopo avergli chiesto perdono. Stefano si costituisce.
SCHEDA FILM

Regia: Silvio Siano

Attori: Otello Toso - Stefano, Marilyn Buferd - Maria, Charles Rutherford - Lo Straniero, Attilio Dottesio - Bruno, Renato Malavasi, Elio Steiner, Mary Jokam, Delia Scala, Renato Valente, Giovanna Scotto, Yoto, Antonio Gradoli, Luigi Erminio D'Olivo, Riccardo Foti, Franco Jamonte, Andrea Petricca, Checco Durante, Saro Urzì

Soggetto: Enrica Bacci

Sceneggiatura: Enrica Bacci, Giuseppe Mangione, Guido Malatesta, Silvio Siano

Fotografia: Romolo Garroni

Musiche: Franco Langella

Montaggio: Edmondo Lozzi

Genere: DRAMMATICO

Produzione: ENRICA BACCI PER VENERE FILM

Distribuzione: VENERE FILM- REGIONALE

CRITICA
"Film di un certo impegno anche se modesto, ma la ritardata uscita ha fatto si che a Roma sia passato quasi inosservato. L'azione si svolge in una piccola località in cui è molto sentita la passione per le gare ippiche ("Fuoco nero" è il nome di un cavallo) e nella quale si danno periodicamente convegno alcuni amatori di questo sport. Su tale sfondo si innesta e si sviluppa una vicenda drammatica di adulterio e di morte, che ha avuto un' efficace interprete nell' americana Marilyn Buferd".(U.Tani, "Intermezzo", n. 22/23, del 15/12/1952).