Halloween: The Beginning

Halloween

Originale il preambolo, semifedele lo sviluppo. Rob Zombie gioca a (ri)fare Carpenter e Myers ringrazia

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USA 2007
1963. Durante la notte di Halloween, la tranquilla cittadina di Haddenfield viene sconvolta da un triplice omicidio. Michael Myers, a soli 10 anni, uccide brutalmente il compagno della madre, sua sorella e il fidanzato di lei. Rinchiuso nello Smith's Grove Sanitarium, viene preso in cura dal dottor Sam Loomis. Sedici anni dopo, Michael scappa dal manicomio e torna nella sua cittadina. Il ragazzo è alla ricerca dell'unica persona che gli stia a cuore, la sorellina Laurie. Durante le sue ricerche, però, Michael eliminerà ogni possibile ostacolo umano dal suo cammino.
SCHEDA FILM

Regia: Rob Zombie

Attori: Malcolm McDowell - Dottor Samuel Loomis, Tyler Mane - Michael Myers, Daeg Faerch - Michael Myers, a 10 anni, Sheri Moon Zombie - Deborah Myers, Brad Dourif - Sceriffo Brackett, Danny Trejo - Ismael Cruz, Scout Taylor-Compton - Laurie Strode, Danielle Harris - Annie Brackett, Kirstina Klebe - Lynda, Hanna Hall - Judith Myers, William Forsythe - Ronnie White, Richard Lynch - Chambers, Udo Kier - Morgan Walker, Clint Howard - Dottor Koplenson, Lew Temple - Noel Kluggs, Tom Towles - Larry Redgrave, Bill Moseley - Zach 'Z-Man' Garrett, Leslie Easterbrook - Patty Frost, Steve Boyles - Stan Payne, Sid Haig - Chester Chesterfield, Micky Dolenz - Derek Allen, Sybil Danning - Infermiera Wynn

Soggetto: Debra Hill - personaggi, John Carpenter - personaggi

Sceneggiatura: Rob Zombie

Fotografia: Phil Parmet

Musiche: Tyler Bates

Montaggio: Glenn Garland

Scenografia: Anthony Tremblay

Arredamento: Lori Mazuer

Costumi: Mary E. McLeod

Effetti: Mark R. Byers, Jamie Baxter, Sam Dabbs, Nicholas Kim

Altri titoli:

Hall9ween

Halloween 9

Halloween: Retribution

Trick or Treat

Untitled Rob Zombie Halloween Project

Durata: 110

Colore: C

Genere: HORROR

Specifiche tecniche: ARRIFLEX, SUPER 35 (3-PERF) STAMPATO A 35 MM (1:2.35) - TECHNICOLOR

Tratto da: personaggi ideati nel 1978 da John Carpenter e Debra Hill

Produzione: THE WEINSTEIN COMPANY, NIGHTFALL PRODUCTIONS, SPECTACLE ENTERTAINMENT GROUP, TRANCAS INTERNATIONAL FILMS

Distribuzione: LUCKY RED

Data uscita: 2008-01-04

CRITICA
"Il film cerca le attenuanti, non per giustificarlo, ma solo per capirlo e togliergli l'alone paranormale. (...) Se la prima parte denuncia il mostro della porta accanto, il film poi si accanisce anche contro di sé scegliendo la via banale della furia insensata, della oscurità del terrore, insomma l'uomo nero con solita baracconata splatter e doppi e tripli finali. Aggiornamento e/o rivisitazione, andando a zig zag come nel nouveu roman, il film introduce nel terrore una psico ragione da assistente sociale che non regge al cumulo dei luoghi comuni psicotici e visivi, che si accumulano in regime di mezza suspense." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 4 gennaio 2008)

"Realismo, psicopatologia della quotidianità, famiglia come inferno 'Zombie' cambia molto rispetto all'originale di Carpenter e per un attimo sembra prendere il mostro per le corna. Non più un metafisico uomo nero ma una persona malata circondata dall'orrore. Attuale. Poi però si sono svegliati i Weinstein ed ecco lo scherzetto. Non contenti dell'approccio psicologico, i produttori impongono una seconda parte imbarazzante in cui Michael torna l'energumeno immortale dei tanti sequel dozzinali. Inseguimenti autoparodici, omicidi noiosi, fiacco duello con l'eroina, finale furbetto per il sequel. Completamente un altro film. Il sopravvalutato 'Zombie' non ritira la firma ma accetta tutto. Re-immaginazione? Piuttosto, resa incondizionata. E Carpenter, conoscendolo, se la ride di gusto. Il suo Halloween rimane irraggiungibile." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 4 gennaio 2008)

"Dopo un ottimo inizio, il regista sembra trattenuto e fiacco, la briosa cattiveria lascia il posto solo a una buona regia e ad un'ottima cura musicale, mentre la noia prende il sopravvento. Michael è più cattivo, ha più fantasia nell'assassinare giovani donzelle e incauti giovinastri, veste meglio ed è più veloce e agile. Ma dentro la ferocia inspiegabile e folle di quest'uomo senza volto non entriamo mai, l'angoscia e la violenza sotto pelle rimangono patrimonio di Carpenter. Forse non solo per colpa di Rob, ma anche di due fratelli produttori un po' troppo invadenti." (Boris Sollazzo, 'Liberazione', 4 gennaio 2008)

"La ripetizione è compensata da tre elementi: notevole e cupa spettacolarità; realizzazione contemporanea di un rifacimento e di un seguito; fornitura di una spiegazione del furore assassino del protagonista." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 4 gennaio 2008)

"In un atto di estrema generosità possiamo apprezzare l'omaggio ad Howard Hawk, visto che il nostro 'Zombie' mostra la sequenza clou di 'La cosa da un altro mondo'(1951), in cui il gigantesco James Arness si muove al pari di Myers e le pallottole gli fanno il solletico. Qui siamo in piena comicità involontaria. Resta la cupezza di una vicenda che mostra la solita mattanza in modo fastidiosamente ripetitivo. E si seguita a sostenere il falso definendo questi (sotto)prodotti stimolanti e ricchi di sottintesi. Invece sono soltanto malintesi." (Adriano De Carlo, 'Il Giornale', 4 gennaio 2008)