Manuale d'amore

Giovanni Veronesi si conferma abile narratore. Ma la forza del film è il cast, da Carlo Verdone a Silvio Muccino

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ITALIA 2005
Il film si divide in quattro capitoli: 'L'innamoramento' - Tommaso è un disoccupato innamorato di Giulia, una ragazza borghese. 'La crisi' - Barbara, impiegata in un laboratorio di analisi, e Marco, istruttore di scuola guida, si trovano ad affrontare la loro prima crisi matrimoniale. 'Il tradimento' - Ornella, una vigilessa che ha subito un tradimento, si accanisce contro gli uomini multandoli senza motivo. 'Abbandono' - Goffredo cerca di superare l'abbandono da parte della moglie con l'aiuto di un audiolibro intitolato "Manuale d'amore".
SCHEDA FILM

Regia: Giovanni Veronesi

Attori: Carlo Verdone - Goffredo, Luciana Littizzetto - Ornella, Silvio Muccino - Tommaso, Sergio Rubini - Marco, Margherita Buy - Barbara, Jasmine Trinca - Giulia, Rodolfo Corsato - Alberto Marchese, Dino Abbrescia - Gabriele, Dario Bandiera - Piero, Luis Molteni - Avvocato di Goffredo, Sabrina Impacciatore - Infermiera Luciana, Anita Caprioli - Livia

Soggetto: Vincenzo Cerami

Sceneggiatura: Ugo Chiti, Giovanni Veronesi

Fotografia: Tani Canevari

Musiche: Paolo Buonvino

Montaggio: Claudio Di Mauro

Scenografia: Luca Gobbi

Costumi: Gemma Mascagni

Effetti: Fabrizio Pistone, Claudio Napoli

Suono: Gaetano Carito - presa diretta, Pierpaolo Merafino - presa diretta

Durata: 90

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: AURELIO DE LAURENTIIS PER FILMAURO, DADA FILM

Distribuzione: FILMAURO

Data uscita: 2005-03-18

TRAILER
NOTE
- DAVID DI DONATELLO 2005 A CARLO VERDONE COME MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA E A MARGHERITA BUY COME MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA. IL FILM ERA STATO CANDIDATO ANCHE PER: MIGLIOR FILM, MIGLIOR SCENEGGIATURA, MIGLIOR PRODUTTORE (AURELIO DE LAURENTIIS), MIGLIOR DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA, MIGLIOR MUSICISTA, MIGLIOR CANZONE ORIGINALE ("MANUALE D'AMORE" DI PAOLO BUONVINO), MIGLIOR COSTUMISTA, MIGLIOR MONTATORE E MIGLIOR FONICO DI PRESA DIRETTA (GAETANO CARITO E PIERPAOLO MERAFINO). ANCHE SILVIO MUCCINO AVEVA RICEVUTO LA NOMINATION COME MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA.

- VINCITORE DEL NASTRO D'ARGENTO 2006 PER: SCENEGGIATURA, ATTORE NON PROTAGONISTA (CARLO VERDONE). IL FILM ERA CANDIDATO AL NASTRO D'ARGENTO 2006 ANCHE PER: REGIA, PRODUTTORE (AURELIO DE LAURENTIIS), MONTAGGIO.
CRITICA
Dalle note di regia: "Non si tratta di episodi staccati - precisa Veronesi - perché si intrecciano tra loro personaggi e situazioni e alla fine è come se fosse un'unica storia. Il film nasce da un'idea di Vincenzo Cerami, poi ci abbiamo lavorato con lo sceneggiatore Ugo Chiti e l'abbiamo cambiata dividendola in quattro episodi".

"Il vulcanico Aurelio sta prendendo gusto al mondo del calcio e anche la sua specialità, la neocommedia all'italiana, prova a modellarsi sul meccanismo della squadra. Così il tocco-De Laurentiis cala un poker di episodi che riscrivono in scioltezza le fatidiche fasi dei percorsi di coppia: l'innamoramento, la crisi, il tradimento e l'abbandono, collegati da un esile filo comune e affidati al talento e alla forma degli attori/giocatori. Basterebbe dire, a questo punto, che 'Manuale d'amore' porta a casa il risultato, ma forse il pubblico pagante è anche interessato alla qualità del gioco e alle strategie messe in atto dal regista/allenatore, quel Giovanni Veronesi che dopo prove controverse ha appena trovato la giusta dimensione nel controcanto giovanilistico di 'Che ne sarà di noi'. (...) Il film, in sostanza, mantiene ciò che promette e lo fa grazie alle armi classiche del genere, ritmo, malizia, assolo comici, applicazione artigianale. Esattamente le qualità che latitano nella lunga marcia che assomiglia sempre più a un calvario dei tanti, velleitari e sfortunati cuori sacri della nostrana produzione." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 19 marzo 2005)

"Veronesi, su un soggetto di Cerami, spacca il capello amoroso in quattro tempi, ironizzando sulla fatica di volersi bene. Ne varrà la pena? Incastrati narrativamente si agitano i giovani Muccino e Trinca, i bravi Buy e Rubini, la Littizzetto vigilessa in ardore e l'evergreen Verdone che finisce sotto il letto e sul cornicione, ma invia un lieto fine senza garanzia. Manuale, quindi il senno comune degli affetti in andata-ritorno, recherche della commedia italiana, fra basse e alte infedeltà, difficile voglia di ridere: è possibile ritrovare quell'ingenuità?" (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 19 marzo 2005)