Tombolo, paradiso nero

ITALIA 1947
Andrea, ex vicebrigadiere di Polizia, trova lavoro come custode in un magazzino di merci americane a Livorno. Sua moglie è morta durante un bombardamento e la sua unica figlia risulta dispersa. Un giorno, sul camion che porta le ragazze alla famigerata pineta di Tombolo, dove si prostituiranno, gli sembra di vedere proprio sua figlia. Andrea inizia così una ricerca disperata e riesce a scoprire che sua figlia è una delle vittime del 'ciclista', un poco di buono che fa soldi con piccoli furti e lo sfruttamento della prostituzione. Senza accorgersene, Andrea diventa il suo bersaglio e una sera il magazzino dove lavora viene rapinato. Non gli resta che aiutare la Polizia e promettere di trovare i banditi entro 24 ore...
SCHEDA FILM

Regia: Giorgio Ferroni

Attori: Aldo Fabrizi - Andrea Rascelli, Nada Fiorelli - Elvira, Dante Maggio - Agostino, Luigi Pavese - Pugliesi, maresciallo di P.S., Elio Steiner - Alfredo, il "ciclista", John Kitzmiller - Il sergente Jack, Franca Marzi - Lidia, Umberto Spadaro - Banco, Luigi Tosi - Renzo, Adriana Benetti - Anna, figlia di Andrea, Cesira Vianello - Zia Giulietta, Giovanni Onorato - Oscar, Otello Seno - Otello, Alessandro Taffarell - Il calvo, Saro Urzì - Pietro, Glauco Pellegrini, Nereide Bertuccelli, Attilio Tosato, Mario Maffei, Tony Harlem

Soggetto: Indro Montanelli - articolo, Piero Tellini, Glauco Pellegrini

Sceneggiatura: Indro Montanelli, Glauco Pellegrini, Giorgio Ferroni, Rodolfo Sonego, Victor Merenda

Fotografia: Piero Portalupi, Marco Scarpelli - operatore

Musiche: Amedeo Escobar

Montaggio: Marisa Mengoli

Scenografia: Arrigo Equini

Aiuto regia: Glauco Pellegrini - assistente

Altri titoli:

Tombolo

Tombolo (Paradiso nero)

Durata: 100

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO

Tratto da: ispirato a un articolo di Indro Montanelli

Produzione: MARIO BORGHI PER FINCINE

Distribuzione: ZENITH FILM - PANTMEDIA, GRUPPO EDITORIALE BRAMANTE

NOTE
- NASTRO D'ARGENTO A LUIGI TOSI COME MIGLIORE ATTORE ESORDIENTE.
CRITICA
"Il lavoro è ben fatto, sceneggiatura, regia e interpreti meritano un elogio. Il film si inserisce senza fatica nel filone neorealistico del cinema italiano". (L'Operatore, "Intermezzo", 21-22 novembre 1947).