Salvate il soldato Ryan

Saving Private Ryan

USA 1998
E' il 6 giugno del 1944 e l'esercito americano si sta preparando a sbarcare sulla spiaggia di Omaha, in Normandia, per spezzare le ultime resistenze dei tedeschi. Mentre osserva la costa, il capitano Miller pensa che far superare ai suoi uomini questa prova sia la più grande sfida che ha dovuto affrontare nel corso di questa guerra. Quando lo sbarco, tra innumerevoli vittime, si chiude con successo, Miller riceve l'ordine di trovare il soldato Ryan che, rimasto l'ultimo dopo che è giunta la notizia della morte dei suoi tre fratelli su altri fronti di guerra, deve essere preso e rispedito a casa dalla madre. Miller sceglie un gruppo di soldati e parte per questa missione oltre le linee nemiche. Ma questi soldati ad un certo punto cominciano a farsi delle domande: perché rischiare otto vite per salvarne una sola, perché Ryan è più importante di loro? Miller deve mantenere il gruppo compatto, ma di giorno in giorno le difficoltà aumentano. Il nemico incombe e, quando si arriva agli scontri a fuoco, il gruppo paga pesanti prezzi al fatto di essere indifeso. Ryan viene infine trovato ma capisce la situazione e rifiuta di lasciare i compagni. Intanto un nuovo assalto tedesco incombe. Il gruppo si prepara alla difesa della postazione ma stavolta la forza del nemico è soverchiante. Il capitano e altri soldati muoiono. Oggi, passati oltre cinquant'anni, Ryan davanti alle tombe dei soldati, rivede quei giorni, ed è come se tutto fosse successo appena ieri.
SCHEDA FILM

Regia: Steven Spielberg

Attori: Tom Hanks - Capitano John H. Miller, Matt Damon - Soldato James Francis Ryan, Tom Sizemore - Sergente Mike Horvath, Edward Burns - Richard Reiben, Barry Pepper - Daniel Jackson, Adam Goldberg - Stanley Mellish, Vin Diesel - Adrian Caparzo, Giovanni Ribisi - Dottor Irwin Wade, Jeremy Davies - Caporale Timothy P. Upham, Ted Danson - Capitano Fred Hamill, Paul Giamatti - Sergente Hill, Dennis Farina - Tenente colonnello Anderson, Joerg Stadler - Willie, Max Martini - Henderson, Dylan Bruno - Toynbe, Daniel Cerqueira - Weller, Demetri Goritsas - Parker, Ian Porter - Trask, Gary Sefton - Rice, Julian Spencer - Garrity

Soggetto: Robert Rodat

Sceneggiatura: Robert Rodat

Fotografia: Janusz Kaminski

Musiche: John Williams

Montaggio: Michael Kahn

Scenografia: Thomas E. Sanders

Arredamento: Lisa Dean

Costumi: Joanna Johnston

Effetti: Clive Beard, Neil Corbould, Stefen Fangmeier, The Visual Effects Company, Industrial Light & Magic (ILM)

Durata: 163

Colore: C

Genere: DRAMMATICO GUERRA

Specifiche tecniche: TECHNICOLOR

Produzione: AMBLIN ENTERTAINMENT, DREAMWORKS SKG, MARK GORDON PRODUCTIONS, MUTUAL FILM CORPORATION, PARAMOUNT PICTURES

Distribuzione: UNITED INTERNATIONAL PICTURES (1998) - CIC

NOTE
- REVISIONE MINISTERO OTTOBRE 1998.

- OSCAR 1999 PER IL MIGLIOR SONORO, MIGLIOR MONTAGGIO E I MIGLIORI EFFETTI SONORI; CANDIDATURE AGLI OSCAR PER IL MIGLIOR FILM, MIGLIORE ATTORE (TOM HANKS), MIGLIORE SCENEGGIATURA, MIGLIORE SCENOGRAFIA, MIGLIOR MAKEUP, MIGLIORE COLONNA SONORA.
CRITICA
"Un film di guerra per parlare contro la guerra. Un film sulla realtà cruda, terribile, straziante della guerra senza finzioni o sottrazioni. Spielberg mette lo spettatore di fronte alla prova di sentirsi addosso la paura fisica degli spari e della morte incombente: questo nei trenta minuti iniziali di cinema puro. Poi altre due ore di immersione nel tunnel dello scontro bellico, nel buio dove annega la ragione e prevale la forza. Il film è un grande racconto della memoria, un flashback nei sentimenti e nelle emozioni che il tempo non ha potuto cancellare. Spielberg, pur tra alcuni stereotipi tipicamente americani, ricorda che la guerra ha un solo volto: quello della follia e dell'orrendo uccidersi reciprocamente. In un clima antieroico, si dice con toni accorati che la guerra mai si presenta come giustificabile o dal volto umano. Film di denuncia quindi, che si inserisce nel filone di nobile ispirazione civile che mette in scena la guerra per dirne contro, sulla scia di tanti altri esempi di storia del cinema." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 126, 1998)