Rocky III

USA 1982
In seguito alla vittoria su Apollo Creed, Rocky Balboa è campione del mondo del pesi massimi. Il suo successo va sì che alla fine però Rocky perda la fame di vittoria. Da pugile aggressivo e con l'occhio da tigre, si trasforma in un uomo da spettacolo, molle e dedito al culto di se stesso. La dolorosa sconfitta che gli infligge Cluber Lang, astro nascente che sprizza energia e voglia di affermarsi da tutti i pori, lo distrugge psicologicamente insieme alla morte del vecchio e fedele manager. Lo aiuterà a rialzarsi, costringendolo a duri allenamenti e ad imparare una nuova tecnica, quella della scherma "negra" e quasi danzante alla Cassius Clay, proprio Apollo Creed, il campione battuto. Rocky ritornerà sul ring.
SCHEDA FILM

Regia: Sylvester Stallone

Attori: Sylvester Stallone - Rocky Balboa, Carl Weathers - Apollo Greed, Talia Shire - Adriana, Burt Young - Paulie, Burgess Meredith - Mickey, Tony Burton - Duke, Mr. T - Clubber Lang, Hulk Hogan - Labbra Tonanti, Jan Fried - Rocky Junior, Al Silvani - Al, Wally Taylor - Manager di Glubber, Don Sherman - Andy, Frank Stallone - Cantante

Soggetto: Sylvester Stallone

Sceneggiatura: Sylvester Stallone

Fotografia: Bill Butler

Musiche: Bill Conti

Montaggio: Don Zimmerman, Mark Warner

Scenografia: William J. Cassidy

Arredamento: Joe D. Mitchell

Costumi: Tom Bronson

Effetti: Howard Jension

Durata: 99

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM, PANAVISION, TECHINICOLOR

Produzione: ROBERT CHARTOFF, IRWIN WINKLER PER CHARTOFF-WINKLER PRODUCTIONS, UNITED ARTISTS

Distribuzione: UNITED ARTISTS EUROPA - WARNER HOME VIDEO, MGM HOME ENTERTAINMENT (GLI SCUDI), DVD E BLU-RAY: 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT (2009)

CRITICA
"Ancora un capitolo della vita di Rocky, l'interprete del sogno americano secondo cui chiunque può arrivare in cima alla scala del successo purché ci provi. Bisogna dire però che il filone cinematografico, anche se apprezzato dal pubblico alla terza esperienza, va perdendo intensità, spessore psicologico e risvolti umani, come accade ai grandi fiumi quando entrano in 'stanca'". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 93, 1982).