IL PRIGIONIERO DEL RE

ITALIA 1954
Il giovane Enrico è un fratello gemello di Luigi XIV; ma egli ignora il segreto della sua nascita. Un giorno viene arrestato e condotto nella fortezza di Pinerolo, dove gli viene imposto di portare costantemente una maschera di ferro: non dovrà mai mostrarsi ad alcuno a viso scoperto. La regina madre interviene inutilmente a suo favore: l'esistenza del fratello gemello del Re deve essere da tutti ignorata. Elisabetta, figlia del padrino di Enrico, ed innamorata del giovane, trova il modo di far liberare il prigioniero. Muore intanto la regina madre, la quale ha rivelato il proprio segreto ad una giovane addetta alla corte, Rosa. Questa però non ne informa Enrico, il quale decide di rivolgersi direttamente al Re per informarlo del sopruso patito. Egli riesce ad avvicinarlo, mentre si trova nelle Fiandre, tra i suoi soldati. Vedendo il Re e conversando con lui, Enrico comprende le ragioni del duro trattamento inflittogli, comprende che il Re stesso non è libero nelle sue decisioni, ma deve tener conto soprattutto degli interessi della Francia. All'insaputa del Re, Enrico viene arrestato ancora una volta e costretto a portare la maschera di ferro; ma Luigi XIV lo fa liberare. Enrico potrà vivere tranquillamente, lontano dalla Francia.
SCHEDA FILM

Regia: Richard Pottier, Giorgio Rivalta

Attori: Miranda Campa, Marcello Giorda, Armando Francioli - Roland, Olga Solbelli - Regina Anna D'Austria, Xenia Valderi - Rosa, Luigi Tosi - Carcan, Nerio Bernardi - Saint-Maur, Adolfo Geri, Sergio Bergonzelli, Pierre Cressoy - Henri/Louis Xiv, Andrée Debar - Elisabeth

Sceneggiatura: Jacques Viot, Dominique Vincent

Fotografia: Arturo Gallea

Musiche: Ezio Carabella

Scenografia: Giancarlo Bartolini Salimbeni

Altri titoli:

LE MASQUE DE FER

LA MASCHERA DI FERRO

Durata: 88

Genere: DRAMMATICO

Tratto da: DAL ROMANZO DI ALEXANDRE DUMAS PADRE

Produzione: GIORGIO VENTURINI PER VENTURINI PRODUZIONI FILMS (MILANO)

Distribuzione: VENTURINI

NOTE
REGIA PER LA VERSIONE FRANCESE: RICHARD POTTIER
CRITICA
"La vicenda (...) non è condotta in modo da destare molto interesse. Discreto il colore". (Segnalazioni Cinematografiche).