Musica per il muto. Dopo il post rock strumentale dei Giardini di Mirò, è il pianista Thibaud Saby a confrontarsi con il restauro de Il Fuoco di Giovanni Pastrone, suonando dal vivo al Lumière 2011 di Thierry Fremaux. Capolavoro del muto italiano “riveduto e corretto” dal Museo del Cinema di Torino, Il Fuoco (1915) è un melodramma intenso e - letteralmente - fiammeggiante, frutto della collaborazione tra Pastrone e Gabriele d'Annunzio, interpretato da due divi del tempo - la romana Pina Menichelli e il siciliano Febo Mari - e suddiviso in tre capitoli: La favilla, La vampa, La cenere.
Pastrone, nome d'arte Piero Fosco,  lo diresse un anno dopo Cabiria e la breve durata (55') si spiega anche con i tagli imposti dalla censura, particolarmente accanita negli anni della guerra. Facile battuta, pochi minuti ma buoni: perché questo Fuoco brucia ancora. Toccate con mano, anzi, con gli occhi.