Le chiavi di casa di Gianni Amelio, Ovunque sei di Michele Placido e Lavorare con lentezza di Guido Chiesa sono i tre film italiani che concorreranno per il Leone d'Oro della prossima Mostra del Cinema di Venezia. Tra gli stranieri spiccano in competizione i nomi di Wim Wenders con La terra dell'abbondanza, François Ozon con 5 x 2, Mira Nair con Vanity Fair, Alejandro Amenabar con Mare dentro, Mike Leigh con Il segreto di Vera Drake, Amos Gitai con Promised Land e il premio Oscar Hayao Miyazaki con il film d'animazione Howl's Moving Castle. A sorpresa in concorso anche il thriller Birth con Nicole Kidman, diretto da Jonathan Glazer. Altri tre italiani approdano nel concorso della sezione Orizzonti: Vento di terra di Vincenzo Marra, Te lo leggo negli occhi di Valia Santella e Saimir di Francesco Munzi. Fuori concorso saranno presentati Eros, il film corale diretto da Antonioni, Soderbergh e Wong Kar-wai, L'amore ritrovato di Carlo Mazzacurati, Come inguaiammo il cinema italiano - La storia di Franco e Ciccio di Ciprì e Maresco e Il resto di niente. Ricchissimo il cartellone degli stranieri fuori competizione: Il mercante di Venezia di Michael Radford con Al Pacino, The Manchurian Candidate di Jonathan Demme con Denzel Washington, Collateral di Micheal Mann con Tom Cruise e, in apertura, Terminal di Steven Spielberg con Tom Hanks. Ancora fuori concorso Finding Neverland di Marc Forster con Johnny Depp, She Hate Me del giurato Spike Lee con Monica Bellucci e il cinema d'autore di Claude Chabrol e del Leone d'Oro alla carriera Manoel De Oliveira con, rispettivamente, La demoiselle d'honneur e Quinto impero. "Questo non è un superLocarno, un superTorino o un superRotterdam, questa è la Mostra internazionale del cinema di Venezia, un festival con grandi firme che non rinuncia a scoprire nuovi talenti, esplorando in tutte le direzioni e frequentando nuovi territori anche geografici" dice il direttore Marco Muller. "Portiamo a Venezia, in tutta coscienza, i più grandi film dell'anno" continua. Il disagio di vivere in un mondo moderno che non fa stare bene, la malattia, la voglia di pace contro la guerra, sono alcuni dei temi dominanti che Muller individua nei circa 70 lungometraggi attesi al Lido. "Ho dato uno sguardo ai cataloghi della passate edizioni della Mostra e mi sono reso conto che erano 30 anni che non c'era un film d'animazione in corcorso. L'ho trovato assurdo, eppoi quello di Miyazaki è un film fantastico". L'animazione sarà protagonista anche dell'evento di chiusura del festival con il nuovo film del maestro giapponese Otomo Katsuhiro Steamboy e dell'anteprima mondiale di Shark Tale (che sarà accompagnata dai doppiatori Robert De Niro e Martin Scorsese), la nuova megaproduzione animata della DreamWorks di Spielberg che, ha annunciato Muller, "verrà proiettato in Piazza San Marco a Venezia".