È dal 2001 che Istituto Luce Cinecittà organizza con l’Ambasciata d’Italia, l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo e l’Asahi Shimbun, il colosso editoriale giapponese, un Festival del Cinema Italiano che è diventato l’appuntamento di aggregazione più significativo nel mondo per il nostro cinema. I numeri delle diciannove edizioni passate potrebbero essere leggenda, se non fossero veri: circa 250 film invitati, più di 100 titoli venduti ai distributori giapponesi, e in delegazione artistica sono andati in Giappone almeno 160 ospiti. Tra cui: Stefano Accorsi, Marco Bellocchio, Laura Bispuri, Paola Cortellesi, Edoardo Leo, Ligabue, Silvio Orlando, Rocco Papaleo, Pif, Alba Rohrwacher, Kasia Smutniak, Maria Sole Tognazzi, Jasmine Trinca. Alcuni sono tornati più volte come Ferzan Ozpetek, Claudio Santamaria, Giuseppe Piccioni.

Il Festival si svolge a Ginza, centralissimo quartiere di Tokyo, in una sala di 700 posti sempre gremita, e si replica a Osaka, durante la Golden Week a fine aprile, il periodo con più vacanze per i giapponesi. Oltre alle introduzioni e ai classici Q&A, gli autori e gli artisti italiani, hanno partecipato ad una serie di scambi con la città: dibattiti, tavole rotonde con registi giapponesi, lezioni all’università. Molti dei nostri artisti del cinema sono ormai conosciutissimi in Giappone: lunghe file per gli autografi si creano ad ogni appuntamento con gli spettatori. Tutti gli anni l’Asahi dedica una pubblicazione, un vero e proprio libro, con interviste agli autori e informazioni sui film che vengono presentati.

Tutto questo sembra impossibile con l’attuale situazione sanitaria sia all’est che all’ovest dell’Asia.

Eppure il 2020 ha portato la 20ª edizione del Festival. Perché dal 20 novembre al 20 dicembre 2020 sulla piattaforma Brightcove il Festival del Cinema Italiano di Tokyo festeggerà con 26 film la sua edizione straordinaria che ripercorre i grandi successi italiani in Giappone e trova spazio per omaggi e retrospettive: quella dedicata a Valerio Mastrandrea o alla nuova commedia all’italiana. Si inizia con i film invitati i primi anni, come Le fate ignoranti, fino alle produzioni più recenti, tra cui Cosa sarà o La dea fortuna, che inaugurerà il Festival in presenza nel teatro disegnato Gae Aulenti dell’Istituto Italiano di Cultura. La delegazione artistica sarà online, con messaggi, Q&A e molta nostalgia per un progetto che ha cambiato la storia del cinema italiano in Giappone.

Il Festival del Cinema Italiano di Tokyo è sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e si svolge con il sostegno del programma Fare Cinema della Farnesina.